PEDEMONTANA, DIOSSINA E CARATTERIZZAZIONE: PRESENTATI IL MODELLO CONCETTUALE SITO E L'ANALISI DEL RISCHIO
Per dar seguito alle richieste emerse al tavolo tecnico in Regione Lombardia del 19-10-2016, seppur con ritardo rispetto alle tempistiche previste dall'iter, Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) ha elaborato e consegnato agli enti preposti due documenti conseguenti alla Caratterizzazione dei suoli contaminati dalla diossina TCDD.
Si tratta dell'ELABORAZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE DEL SITO dell'ANALISI DI RISCHIO SPECIFICA.
Il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE, dopo accesso agli atti, ha fatto una disamina attenta dei contenuti di questi elaborati e per dare un contributo informativo, s'è impegnato in una lettura di documenti tecnici di non facile ed immediata comprensione cercando di sintetizzarli.
IL MODELLO CONCETTUALE DEL SITO considera le aree, che dovrebbero essere interessate dal tracciato autostradale, dove è stata riscontrato (con le analisi chimiche del 2008/2012 e 2016) il superamento dei limiti di legge per le Concentrazioni di Soglia Contaminata (CSC) per la TCDD nello Strato Superficiale (Top Soil -TS), Intermedio e Profondo del terreno, sia per aree a destinazione d'uso industriale (limite di 100 ng/kg) che per quelle a verde residenziale (limite 10 ng/kg).
E' un documento complesso che suddivide il tracciato della tratta B2 indagato, utilizzando un algoritmo basato sui poligoni di Thiessen e che delimita il comparto ambientale oggetto di contaminazione a partire da 6 inquadramenti:
Inquadramento 1
zona medese del Bosco delle Querce e l'esistente svincolo di Meda con :
13 superamenti nel Top Soil di cui 4 rispetto del limite industriale e 9 del limite verde
11 superamenti nell'Intermedio di cui 3 del limite Industriale e 8 del limite verde
1 superamento nel Profondo del limite verde
Inquadramento 2
zona sevesina del Bosco delle Querce, via Vignazzola, zona di via della Roggia con :
6 superamenti nel Top Soil del limite verde
3 superamenti nell'Intermedio del limite verde
Inquadramento 3
sempre con parte sevesina del Bosco delle Querce e zona a sud di via Vignazzola fino all'attuale svincolo di Seveso con :
37 superamenti nel Top Soil di cui 8 rispetto del limite industriale e 29 del limite verde
18 superamenti nell'Intermedio di cui 3 del limite Industriale e 15 del limite verde
1 superamento nel Profondo del limite verde
Inquadramento 4
a sud dell'attuale svincolo di Seveso, interessando il futuro svincolo di Baruccana con :
18 superamenti nel Top Soil del limite verde
Inquadramento 5
in zona futuro svincolo con rotatorie tra Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio con :
18 superamenti nel Top Soil del limite verde
Inquadramento 6
in zona dopo il futuro svincolo cesanese con :
18 superamenti nel Top Soil di cui 1 del limite industriale e 17 del limite verde
1 superamento nell'Intermedio del limite verde
In questi "Inquadramenti", in base alla destinazione d'uso "industriale" delle aree interne alla recinzione autostradale e delle rotatorie nonchè alla destinazione d'uso a "verde" delle aree di cantiere e di mitigazione, APL ha poi identificato 35 poligoni di "potenziale contaminazione". - Vedi mappe per il Top Soil, l'Intermedio e il Profondo sotto.
Nei 35 poligoni, APL considera che nelle aree in cui dovrebbe essere realizzata l'autostrada IN RILEVATO, si procederà comunque con l'asportazione di terreno fino ad almeno 0,8 mt (Bonifica Geotecnica) mentre nei tratti in trincea l'attività comporterà l'asportazione di terreno contaminato fino alla profondità di "fondo scavo".
Queste attività di scavo se all'interno dei poligoni di contaminazione per APL si configura già di per sè come OPERAZIONE DI BONIFICA perchè rimuoverà la terra dove c'è presenza di Diossina TCDD.
A questo punto APL ha definito le aree da assoggettare ad ANALISI DEL RISCHIO SANITARIA AMBIENTALE (2° documento presentato) per lei costituite da quelle zone dove il contaminante si trova negli strati di suolo Intermedio e Profondo non interessati dall'asportazione per "bonifica geotecnica" o negli strati intermedi e profondi al di sotto della "profondità di scavo".
Questa assunzione ha portato APL ad elaborare l'ANALISI DEI RISCHI SANITARIA E AMBIENTALE su 7 aree (23, 25, 28, 30, 31, 32, 33 vedi sotto) al fine di determinare la Concentrazione di Soglia di Rischio (CSR).
Sono state dunque escluse dall'Analisi di Rischio (AdR) tutti gli spazi con contaminazione del solo Top Soil che verranno scoticati e le aree dove lo scavo a profondità maggiore comportarà l'integrale asportazione dei terreni contaminati, siano essi Top Soil, Intermedio o Profondo.
Queste asportazioni e il successivo avvio del terreno ad impianti di recupero o smaltimento secondo la normativa di settore e costituirà ATTIVITA' di BONIFICA da dettagliare successivamente nel PIANO OPERATIVO DI BONIFICA (al momento non presentato).
Nel documento di Analisi del Rischio (Adr) sulle 7 aree, la soc. APL applica una serie di algoritmi che tengono conto di fattori di trasporto del contaminante (Volatizzazione polveri, Vapori, dispersione in aria, liscivazione in falda), fattori d'esposizione (Inalazione,) e di rischio sanitario da esposizione a sostanze cangerogene per definire se sulle 7 aree esiste un fattore di rischio d'esposizione tale da comportare una bonifica con la rimozione dei terreni al di sotto della quota di fondo scavo.
Per APL il risultato è che sui 7 poligoni il rischio risulta accettabile poichè le Concentrazioni di Soglia Contaminata (CSC) riscontrate risultano inferiori alle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) calcolate.
Pertanto, sempre per APL, lì la terra (strato intermedio o profondo) può rimanere in loco previa approvazione della Conferenza dei Servizi.
Conferenza dei Servizi che è in calendario a fine febbraio.
Va rilevato che ancora non è stato presentato il PIANO DI BONIFICA per quelli che sono le aree e poligoni ricadenti nell'ambito autostradale dove sarà giocoforza asportare la terra contaminata per realizzare l'infrastruttura.
In queste fasi successive, ci attendiamo a nostro giudizio, anche un'altra ANALISI DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE derivante dalla movimentazione della terra contaminata, dove si pensiamo si debba anche tenere conto della sommatoria per bioaccumulo di nuove dosi nell'organismo per soggetti che dal 1976 sono stati nei fatti già esposti al potente tossico.
APL dovrà anche predisporre il Piano Scavi con caratterizzazione di dettaglio del terreno e il Piano di Protezione per gli addetti ai lavori.
Non va dimenticato che anche laddove i valori di Diossina TCDD sono inferiori alle soglie CSC esiste comunque un problema sanitario qualora vi sia movimentazione.
E' chiaro ai più che sarà anche necessario un'accurato esame sul PROGETTO ESECUTIVO.
Tutto questo quale mero aggiornamento rispetto agli sviluppi dell'iter avviatosi con la Caratterizzazione che continueremo a seguire con la massima attenzione.
Negli incontri, nei documenti tecnici e negli articoli della stampa, la soc. Pedemontana ha sempre sottolineato, per non addossarsi i costi d'una eventuale bonifica, di non essere la responsabile dell'inquinamento da diossina TCDD (vero, fu l'Icmesa di Meda, gruppo Givaudan - La Roche che chiuse un accordo transattivo di risarcimento il 19-12-1980).
Questo comporta che gli oneri ricadrebbero, per legge, in subordine sui proprietari dei terreni. Terreni che per costruire l'autostrada diverrebbero però a mezzo esproprio ......... proprietà della soc. Pedemontana.
Questo extracosto non previsto va a sommarsi alle difficoltà economiche in cui si dibatte la Soc Autostrada Pedemontana Lombarda che non ha risorse per completare l'infrastruttura.
Continuiamo a ribadire, anche ora che la criticità Diossina TCDD è ormai acclarata tanto d'essere oggetto di una perimetrazione delle zone inquinate sul tracciato di Pedemontana, che una popolazione già esposta al potente tossico nel passato non può correre il rischio di accumularne altro nell'organismo.
Prudenza, rispetto per l'uomo, la salute, l'ambiente e non ultimi gli aspetti economici e i volumi bassissimi di percorrenze sulle tratte già in esercizio (A e B1+ tangenz di CO e VA) inducono ad affermare che la rinuncia al completamento è l'unica via d'uscita per una situazione disastrosa.