LE MONDE DEDICA UN ARTICOLO ALLA CITTA DI SEVESO
Nel mese di settembre 2021 due inviate di Le Monde hanno fatto visita a Seveso per indagare l’impatto sul territorio del grave disastro ambientale del 1976. Ecco il video a cura della giornalista Claire Duhamel (Le Monde).
TESSERE MUSICALI: UNA CANZONE ARRABBIATA PER AMARE IL PARCO DI VILLA DHO
Il Circolo Legambiente Laura Conti, NATUR&-Onlus, Associazione Anziani di Seveso e Musicamorfosi, con il supporto della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza hanno realizzato un percorso partecipato con la città di Seveso, e in particolare con le socie e soci dell’Associazione Anziani e le ospiti di Casa Dho di NATUR&, per produrre una video canzone che parla del Parco Dho e di chi lo abita ogni giorno. Una canzone arrabbiata che dice con grazia la storia di un luogo e della comunità umana che lo abita. Buona Visione!
SEVESO, 45 ANNI DOPO IL DISASTRO ICMESA: CI TROVIAMO AL BOSCO DELLE QUERCE
In occasione del 45esimo anniversario del disastro ICMESA ci troviamo al Bosco delle Querce per ricordare, pensare insieme, progettare il futuro della citta' ferita ma non vinta dal grave evento diossina. Chiediamo insieme anche l'ampliamento del Bosco delle Querce versus la realizzazione della autostrada Pedemontana che sbancherebbe i confini del Parco e toglierebbe aree verdi agricole di pregio.
AMBIENTE IN FESTA A BIASSONO
Dopo le manifestazioni di dissenso del 23 maggio scorso, articolate nei presidi lungo tutto il tracciato della progettata Autostrada Pedemontana, le azioni per fermare la devastazione del nostro territorio prosegue. Altri soggetti hanno già dichiarato il loro interesse verso i contenuti di questa mobilitazione e altri, presa coscienza anche della sua inadeguatezza a risolvere i reali problemi di una mobilità sempre più critica, continuano ad aggiungersi e altri ne verranno.
Il prossimo appuntamento sarà a Biassono, il 4 luglio, a partire dalle ore 18 a Villa Monguzzi.
Si tratterà di un momento conviviale, dove racconteremo attraverso un video i momenti della manifestazione del 23 maggio, dove faremo informazione sulla reale insostenibilità della Pedemontana e ci confronteremo con i cittadini di un futuro diverso per il nostro ambiente, i nostri paesi, le nostre esigenze di nuova viabilità alternativa a questi vecchi modelli di pianificaziome territoriale, non più in grado di portare a soluzione le grandi criticità del nostro territorio.
Un ulteriore momento di mobilitazione è programmato per settembre. E questa volta manifesteranno la nostra contrarietà non già sul tracciato dell'autostrada, bensì davanti ai palazzi di chi, governando la Regione, continua a volere ostinatamente il completamento dell'infrastruttura.
La transizione ecologica, ma anche quella digitale non può essere la mera conferma di progetti superati, anacronistici e che divorano il territorio e l'ambiente. Deve essere l'occasione storica per ripensare il modello organizzativo del nostro territorio, del suo ambiente naturale così come di quello urbanizzato.
Serve cambiare impostazione, serve un momento serio e di confronto per ricercare e definire soluzioni moderne più efficienti in termini di sostenibilità sia ambientale che economica, nonché più efficaci nella capacità di risolvere vecchi problemi rinnovati dalla pandemia da Covid 19 che ha già profondamente trasformato le esigenze di mobilità fisica delle persone e aumentato al contempo quella delle merci. Il vivere, lavorare, muoversi sul territorio della Brianza dovrà inevitabilmente essere ripensato sui modelli avanzati di una diffusa smart city dove l'infrastrutturazione digitale e ambientale consentira' l'accesso facilitato ai moderni servizi della rete web, a quelli ecosistemici della rete verde, ad una mobilità all'altezza dei tempi, che prescinde da un'opera autostradale insostenibile.
Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Monza per un Buon Clima, Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco,Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio.
TESSERE MUSICALI: CONCERTI NEI CORTILI E ULTIMA TAPPA AL PARCO DHO
Il Circolo Legambiente Laura Conti promuove a Seveso un percorso di comunita’ in collaborazione con l’Associazione Antes e l’Associazione Anziani di Seveso, nonché con tutta la rete di Villa Dho Casa Aperta. Domenica 30 maggio 2021 la Bat Mobile di Musicamorfosi renderà omaggio alle socie e ai soci dell’Associazione Anziani in tre cortili di Baruccana, San Pietro e Seveso Centro. Per raggiungere poi Seveso Altopiano nel Parco Dho dove un concerto finale - nel rispetto delle norme anticovid - concludera’ la giornata di festa. Nel parco le associazioni di Villa Dho Casa Aperta preparano l’accoglienza alla Bat Mobile con azioni di pulizia del parco e intrattenendo bambini e bambine. Gran concerto di Camilla Barbarito e Fabio Marconi.
FERMIAMO PEDEMONTANA: 23 MAGGIO 2021 DALLE ORE 10 PRESIDIO AMBIENTALISTA A SEVESO IN VIA DELLA ROGGIA/VIA DEI VIGNEE
l 23-05-021 i gruppi medesi di Sinistra e Ambiente, di Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà con Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso e l'Associazione Seveso Futura organizzano un presidio presso l'area libera compresa tra via della Roggia, via dei Vignee e la superstrada Milano - Meda - Lentate S.S.
Si tratta di uno degli spazi residui rimasti liberi dalla cementificazione ma minacciato dal completamento dell'autostrada Pedemontana Lombarda, qui denominata Tratta B2.
La Pedemontana passerà sul sedime dell'attuale superstrada, debitamente allargata con sbancamenti che riguarderanno per 2 ettari anche il Bosco delle Querce.
Nei campi di via della Roggia v'è la previsione di realizzare la viabilità di accesso all'infrastruttura, una vasca di laminazione a servizio e di dislocare il cantiere.
Tutto questo comprometterebbe irremediabilmente l'area e la possibilità di includerla nel Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce.
Oltretutto, come è noto, nei campi di via della Roggia (già zona B), così come nei vicini svincoli medesi della superstrada e su tutta la tratta B2 comprendente Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, le analisi chimiche della Caratterizzazione dei suoli del 2016 e le precedenti analisi del 2008 e 2012 sui terreni interferiti dal percorso autostradale hanno fotografato uno stato di contaminazione diffusa da Diossina TCDD, quella del disastro Icmesa del 1976.
La Caratterizzazione del 2016 era stata fortemente voluta dai gruppi ambientalisti locali (allora riuniti nel coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile) e aveva restituito per la tratta B2 ben 219 superamenti della soglia per l'uso a verde/residenziale (10 ng eq/kg) e 21 superamenti del limite per l'uso industriale (100 ng eq/kg) mentre ad inizio tratta C, a Desio, i valori di diossina TCDD, pur presenti erano al di sotto di tali soglie.
Nell'area di via della Roggia sono presenti superamenti di entrambe le soglie.
Ai sensi del DL 152/06, per realizzare la Pedemontana, allorquando passerà nelle zone inquinate dal potente tossico, dovrà essere attuata una bonifica. Per questo la soc Autostrada Pedemontana lombarda (APL) ha predisposto un Progetto Operativo di Bonifica (POB), approvato da Regione Lombardia.
Del POB, Sinistra e Ambiente e Legambiente Seveso hanno seguito tutti i passaggi dell'iter leggendone con attenzione i contenuti e divulgandoli. E' un Progetto Operativo di Bonifica "al risparmio" e insufficiente su più punti che non risolverà comunque il rischio legato alla movimentazione di terreno contaminato.
In alcuni appezzamenti dove pure v'è presenza di Diossina TCDD oltre i 10 ng eq/kg, essendo le stesse considerate ad uso industriale (così è classificato l'intero perimetro autostradale e quindi con soglia a 100 ng eq/kg) e non ad uso verde/residenziale, non vi sarà scarifica con asportazione del terreno così come su altri suoli contaminati nello strato superficiale (Top Soil) oggetto di obbligo bonifica non verrà applicata la "franchigia di sicurezza" con un'asportazione maggiore rispetto ai primi 20 cm.
L'autostrada Pedemontana è dunque un'infrastruttura che causerà la scomparsa delle residue aree verdi ancora presenti sulla tratta B2, con annesso rischio Diossina TCDD, che verrebbe rimessa in circolazione dagli scavi. La zona di via della Roggia è esemplificativa di quel che qui accadrà e ne tratteremo al presidio in loco.
La Tratta C da Bovisio Masciago a Vimercate sarà interessata da occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio alcune delle quali comprese in Parchi. Lo stesso avverrà per la D da Vimercate a Dalmine, anche se per ora questa tratta non è contemplata nell'affidamento d'incarico realizzativo a Webuild.
Oltre a quello di Seveso, gli altri presidi, organizzati il 23 maggio evidenzieranno il danno che la Pedemontana potrebbe infliggere al territorio brianzolo.
Sinistra e Ambiente e Legambiente Circolo Laura Conti Seveso
Pedemontana: FERMIAMOLA
Rieccoci con Pedemontana, un’autostrada che si aggiunge a strade già presenti e che porterà a chiedere altre strade, in una Brianza dove c'è molta ricchezza ma un basso livello di qualità della vita per l'eccessiva urbanizzazione, il traffico caotico e la mortifera qualità dell’aria.
Sul tracciato dell’autostrada da completare, le criticità si sommano e le soluzioni non sono all’altezza.
Si pensa di affrontare il problema della Diossina TCDD, prodotta dal disastro dell'ICMESA e presente sulla tratta B2 (da Meda a Bovisio Masciago) con un Progetto Operativo di Bonifica “al risparmio”, insufficiente e comunque rischioso a causa della movimentazione di terreno contaminato.
Occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio interesseranno la tratta C, da Bovisio Masciago a Vimercate, che nella prima parte attraversa pure un territorio particolarmente antropizzato. Lo stesso avverrà per la D da Vimercate a Dalmine.
Non va dimenticato, per le tratte A e B1 già in esercizio, un bilancio economico insostenibile, con percorrenze lontane da quelle inizialmente preventivate e un resoconto ambientale disastroso con lo
sventramento del Bosco della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di quello della Battù a Lazzate e con terreni agricoli distrutti o frazionati. A questo va aggiunto che delle compensazioni ambientali previste, alcune non sono ancora state realizzate e altre sono state ridotte o snaturate rispetto al progetto originale.
Dinanzi a tale rovinoso scenario, serve fermarsi, serve rinunciare al completamento dell’infrastruttura.
L'idea di Pedemontana è vecchia di 40 anni ed è da sempre sostenuta dagli interessi economici forti, rappresentati non solo dalle imprese legate alle costruzioni, ma anche da quelle che traggono profitto dalla costante urbanizzazione conseguente ad ogni nuova strada.
Pedemontana è ferma da tempo per mancanza di finanziamenti dagli investitori privati.
Regione Lombardia continua però a volerne ostinatamente il completamento, cercando, di attirare capitale privato con ambigue operazioni di supporto a mezzo di denaro pubblico e con la speranza di poter attingere alla montagna di soldi del Recovery Fund.
Pedemontana non rappresenta la soluzione adeguata per la mobilità della Brianza, devasterebbe ulteriormente il territorio e aggiungerebbe problemi a problemi per l'ulteriore antropizzazione che essa indurrebbe. In Brianza, invece di un’autostrada, servirebbero tramvie e metropolitane, una rete ferroviaria potenziata ed efficiente una ciclabilità diffusa.
Chi si ostina a volere completare questa impattante autostrada dal bilancio economico e ambientale disastroso, ci inganna perpetuando un modello di sviluppo sconsiderato e insostenibile e certo non vuole una vera transizione ecologica.
Si informa della possibilità di sottoscrivere la petizione “Fermiamo Pedemontana” su change.org e la petizione europea n. 0321/2020 ''No alla costruzione dell'A.P.L.''
Associazioni e gruppi ambientalisti per una mobilità sostenibile invitano i cittadini ai presidi di
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 DALLE ORE 9.00/10.00 lungo il progettato tracciato autostradale:
1. SEVESO all’area verde prossima al Bosco delle Querce di via della Roggia, via dei Vignee, via Senofonte
2. BOVISIO MASCIAGO in via Cantù angolo corso Milano
3. DESIO presso parcheggio di via Michelini, in zona futuro svincolo di Pedemontana
4. BIASSONO 1 al sentiero delle Valli, svincolo tra futura autostrada e nuova SP6
5. BIASSONO 2 via Parco angolo via Madonna delle Nevi ad ovest del Lambro e della ferrovia MI/LC
6. ARCORE in Piazza Durini
7. VELASCA fraz. di Vimercate in Piazza Giordano Bruno
8. CARNATE in Via Gargantini sul sentiero di Passirano – Carnate
9. VIMERCATE/SULBIATE in Via Cascina Ca - ingresso da via San Nazzaro di Vimercate
Ai presidi, gestiti dai gruppi locali, verranno illustrate le pesanti criticità indotte dall’autostrada
Promuovono:
Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono,
Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M,
Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Monza per un Buon Clima, Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco
Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio.
IL PARCO DHO DI SEVESO: IMMAGINI DA PULIAMO IL MONDO
Venerdi 30 aprile nel pomeriggio associazioni, cittadini e amministrazione comunale di Seveso si sono date appuntamento al Parco Dho per un momento di cura e di pulizia del bosco e del sentiero. Una bella giornata. Le dichiarazioni di chi ha partecipato nel video che qui pubblichiamo.
PARCO DI VILLA DHO: LE ASSOCIAZIONI CON IL COMUNE PER ACCAREZZARE LA NATURA CHE RINASCE
la rete delle Associazioni di Villa Dho Casa Aperta questa volte trainate dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso e dall'Associazione La Casa Pedagogica organizzano Puliamo il Mondo al Parco Dho. L'iniziativa e' voluta e sostenuta dalla Amministrazione Comunale di Seveso. I dettagli nella locandina.
LA CUSTODIA DELLA MEMORIA DEL BOSCO DELLE QUERCE DI SEVESO E MEDA
Nel vuoto di gestione del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce che è la diretta conseguenza delle scelte fatte dal sindaco Allievi in questi due anni con lo smantellamento dei presidi ambientali e operativi per la sua gestione – se ne è parlato poco più di 15 giorni fa a proposito delle vasche con i rifiuti tossici della diossina che si trovano all’interno dell’area verde – il Sindaco stesso ora comunica alla stampa l’ipotesi di passarne in toto la gestione al Parco delle Groane.
Una intervista alla stampa è ben diversa da una interlocuzione – che sarebbe dovuta – con le associazioni ambientaliste del territorio e con la cittadinanza: una discussione aperta, coerente con la storia di questo luogo nato anche per l’impegno civico di una cittadinanza sconvolta dal danno ambientale del 1976 e altresì attenta a guidare dal basso e attivamente le scelte istituzionali. Memori della forza della cittadinanza sevesina che chiese a gran voce di non realizzare il forno inceneritore in quest’area, spingendo verso la più adeguata scelta di una bonifica, le amministrazioni Cassetta e Galbiati mantennero viva questa interlocuzione chiamando le associazioni del territorio a discuterne il futuro quando essa diventò finalmente proprietà di Regione Lombardia succedendo alla Givaudan La Roche che ne era prima titolare.
Governare una Città significa anche correre il rischio di un confronto leale e aperto e quindi assumersi le responsabilità delle scelte senza nascondersi dietro il formale rispetto delle procedure o, peggio, delegando ai tecnici – nel caso specifico al dirigente dell'area territorio del Comune – decisioni che sono politiche e che permettono ai cittadini e alle cittadine di giudicare l'operato di chi amministra.
Prima di cercare soluzioni per ‘esternalizzare’ quello che le precedenti amministrazioni – in dialogo con la città – hanno gestito con cura e sguardo rivolto alle nuove generazioni – sarebbe doveroso conservare le buone pratiche consolidate con tanta fatica. Quel lavoro ha prodotto memoria condivisa: percorsi di educazione ambientale, una narrazione collettiva fissata su pannelli accessibili a tutti, un’ampia fruizione del Bosco delle Querce.
Quel lavoro, attento alle scadenze amministrative, ha confermato la presenza costante di ERSAF facendo del Bosco un luogo di ricostruita naturalità in città e, al contempo, un luogo di sperimentazione scientifica di biodiversità e un luogo di memoria.
Quel lavoro, con una struttura tecnica adeguatamente dimensionata, ha tutelato la salute della cittadinanza con il monitoraggio costante delle vasche che contengono i rifiuti contaminati dalla diossina. Ha permesso l’apertura di un centro visite – oggi chiuso non solo per il Covid ma per una irresponsabile scelta amministrativa – e ha contribuito ad accogliere giornalisti e visitatori da tutto il mondo confermando che Seveso è non solo il luogo del danno ma anche il segno di una possibile rinascita.
Quel lavoro ha contribuito a tenere vivo il senso di appartenenza di una comunità locale che, insieme alle associazioni e ai gruppi ambientalisti, ha saputo esprimere la sua forza nel grande abbraccio al Bosco delle Querce che, il 10 luglio del 2012, ci vide in più di 1000 a contrastare lo scellerato progetto di una autostrada all’interno dell’area del Parco.
Questo compito di tutela, trasmissione e custodia della memoria è dunque proprio della comunità locale e deve trovare adeguata espressione nella amministrazione che la governa.
Invece, in poco più di quattro mesi l’amministrazione Allievi ha inanellato una infelice serie di azioni: smantellamento dell’Ufficio ecologia con la conseguente drastica riduzione dell’operatività sulle attività inerenti il Bosco; mancata nomina della figura del direttore del BDQ, vacante da febbraio 2020; chiusura del Centro Parco allo Chalet; tentativo di delegare alla Regione la cura delle due vasche; accettazione supina del trasferimento della Fondazione Lombardia per l'Ambiente da Seveso e Milano e, da ultimo, ora, l’intenzione espressa sulla stampa locale di passare l’intera gestione del Bosco delle Querce al Parco delle Groane.
A tutto questo, si aggiunge l'assordante silenzio del Comune di Meda, nei cui confini si trova una porzione del Bosco delle Querce e una delle vasche. Il Sindaco di Meda, che è anche Presidente della Provincia, cosa pensa di tutto questo?
Seveso/Meda 11-04-2021
Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente circolo “Laura Conti” Seveso