IL SEGNO POLITICO DI LAURA CONTI
A 100 anni dalla nascita di Laura Conti, il Circolo Legambiente di Seveso che porta il suo nome, in collaborazione con NATUR&, Musicamorfosi e Sinistra e Ambiente di Meda, si trova a ricordarla.
Un passato molto attuale quello di Laura Conti, ci permette di pensare alla transizione ecologica oggi. Angela Alioli ne parla con Valeria Fieramonte, autrice del libro La via di Laura Conti, Enciclopedia delle donne 2021 e con Luana Zanella, Damiano Di Simine, Carlo Monguzzi, Enzo Ferrara, Laura Centemeri. Modera Stefano Carbone. I dettagli nella locandina.
VASCHE DELLA DIOSSINA NEL BOSCO DELLE QUERCE (MA NON SOLO): AZIONI AMMINISTRATIVE POCO CONDIVISIBILI
E' stata ripresa dalla stampa locale la comunicazione di Sinistra e Ambiente di Meda e del Circolo Legambiente Laura Conti sul mancato stanziamento da parte di Regione Lombardia nella DGR 4069 (e nell'allegato schema di convenzione) di risorse economiche assegnate al Comune di Seveso per il monitoraggio analitico e la manutenzione delle due vasche di Meda e Seveso, contenenti materiali contaminati dalla diossina TCDD e del deposito di Cesano Maderno - dove furono sepolte le carcasse degli animali abbattuti nel 1976.
Nello stesso articolo, Luca Allievi, sindaco di Seveso, ha rilasciato dichiarazioni dove dà evidenza che "l'attività di gestione tecnica e amministrativa delle vasche passerà a Regione Lombardia".
Informa anche circa l'esistenza di una lettera congiunta sua e del sindaco di Meda, Luca Santambrogio, alla Regione, dove però non è chiaro se questo passaggio di consegne sia stato da loro esplicitamente chiesto e se solo ratificato.
Allievi giudica questa decisione "una scelta oculata" anche se nella DGR 4069 non v'è traccia di definizioni di dettaglio ma si rimanda a generiche "successive determinazioni della competente Direzione Generale Ambiente e Clima" .
Il Bosco delle Querce di Seveso e Meda è divenuto di proprietà di Regione Lombardia dopo essere stato acquisito alla originaria proprietaria, la ditta Hoffman- La Roche, responsabile del disastro diossina ed è oggi "Parco Naturale Regionale".
Questo disinvestimento sottende un disegno o è pura e semplice assenza di pensiero?
Successivamente, la modifica al progetto definitivo dell'autostrada Pedemontana ridusse (da 8 ha a 2 ha) ma non annullò completamente l'invasività e lo sbancamento sull'area.
Questo, comunque, grazie alla pressione costante di un movimento cittadino che nel 2011 vide più di mille donne e uomini riuniti nel Bosco delle Querce per abbracciarlo e proteggerlo da quei poteri pubblici che sarebbero i primi deputati a farlo ma che, talvolta, rispondono a interessi che ignorano il bene comune.
Legambiente Seveso - circolo Laura Conti.
IL BOSCO DELLE QUERCE, UN CAMPANELLO DI ALLARME
La giunta regionale lombarda nella seduta del 21-12-2020, ha approvato, la delibera n 4069 comprendente lo schema di convenzione 2021-2022 per la gestione del Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda.
Un passaggio formale che ogni due anni assegna le risorse regionali per la gestione, il mantenimento e l'utilizzo di questa area naturale, ricostruita dall'intervento umano dopo il disastro dell'Icmesa di Meda.
Disastro che contaminò di diossina TCDD molte superfici di Meda, Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio.
Per il biennio 2021-2022 sono previsti 120.000 euro a favore del Comune di Seveso per la gestione e l'apertura del Parco Naturale del Bosco delle Querce e 160.000 euroall'Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) per la gestione e manutenzione del verde.
Questa volta, rispetto agli anni passati, nel testo della convenzione, che dovrà successivamente passare per l'approvazione nei Consigli comunali di Meda e Seveso, manca però una parte.
E' quella relativa alle due vasche di Meda e di Seveso dove sono sepolti i materiali pesantemente contaminati dalla diossina TCDD e dove in precedenza veniva affidato al Comune di Seveso, con uno stanziamento dedicato di 30.000 euro, il monitoraggio ambientale con analisi chimiche sul percolato e sulla falda e la manutenzione .
Nella DGR, nelle considerazioni, si rimanda la gestione delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno a generiche "successive determinazioni della competente Direzione Generale Ambiente e Clima" .
Giusto porsi alcune domande:
Perchè questo finanziamento è stato eliminato dalla DGR e dalla Convenzione ?
Perchè il Comune di Seveso non è più incaricato dell'attività di controllo sulle due vasche?
Chi eseguirà ora questa preziosa attività ?
Se ne farà carico Regione Lombardia ?
Con quale struttura, con quali fondi e con quale frequenza ?
Val la pena che in Commissione e in Consiglio Comunale a Meda e a Seveso, quando si discuterà la Convenzione, qualcuno proponga i nostri quesiti, chiedendo chiarimenti.
Qui la Delibera di Giunta n° 4096
Sotto lo schema di convenzione che dovrà passare nei Consigli Comunali di Meda e di Seveso
Articoli sulla stampa:
Tessere Musicali - Cura del Mosaico di relazione, dalla cultura dell’ambiente alla cultura che cura
“Tessere Musicali – Cura del Mosaico di relazione, dalla cultura dell’ambiente
alla cultura che cura” intende sviluppare una serie di attività sociali, culturali e artistiche in periodi diversi dell’anno rivolte alle componenti più fragili della comunità di Seveso.
Azioni:
1) Campagna di tesseramento per la promozione del rinnovo o iscrizione all’associazione Anziani di Seveso, con consegna a domicilio e la partecipazione volontaria delle ragazze della Comunità;
2) Concerto live per le adolescenti di Casa Dho, trasmesso in streaming ed una serie di 3 video-racconti sotto forma di pillole musicali;
3) Produzione di tre videoclip musicali con l’obiettivo di far conoscere alcuni angoli verdi del Bosco delle Querce, de Il Fosso del Ronchetto ed il Parco di Villa Dho;
4) Fiabe e racconti per bambini e famiglie della Casa Pedagogica. Ciclo di otto appuntamenti corredati da materiali didattici di approfondimento da fruire online.
Al seguente link è possibile donare per aiutare il progetto www.fondazionemonzabrianza.org/progetto/tessere-musicali-legambiente-seveso-bando-2020-4/
LELE GALBIATI SE NE È ANDATO
Lele Galbiati se ne è andato all’improvviso venerdi 9 ottobre mattina, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare per chi in questi lunghi anni lo ha avuto come guida e riferimento.
Gabriele Galbiati, per tutti Lele, figlio di Angioletta e Gianni, fratello di Rosalba e Clemente, era nato a Realdino, come amava ricordare, ma era poi cresciuto a Seveso e questa città è stata il contesto dove la sua vita affettiva e politica si è espressa ed è maturata.
Per 36 anni al fianco di Laura, moglie e sodale, una vita condivisa in una ricerca incessante di creazione di contesti capaci di (ri)generare, accogliere, tramandare. Per anni attivista di Democrazia Proletaria anche nel periodo in cui Seveso fu devastata dalla rovinosa fuoriuscita di diossina TCDD dalla Icmesa di Meda, fece poi sua la scommessa politica dei Verdi e quindi la radicale scelta ambientalista risignificata dalla politica delle donne che lo spostò decisamente nell’ambito del Terzo settore.
Con pochi e fedelissimi sodali ha realizzato importanti imprese che sono state il suo ultimo tempo presente: la fondazione del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso che in maniera pioneristica al principio degli anni Novanta insieme ai soci locali del WWF rigenerò l’area urbana degradata che costituisce l’attuale Oasi Naturalistica del Fosso del Ronchetto, la fondazione dell’Associazione NATUR&-Onlus che dal 2000, accogliendo giovani donne, adolescenti e migranti in temporanea difficoltà, fa vivere i lasciti fatti alla città dai Conti Gianluca e Sara Dho e, in ultimo ma non per importanza, la fondazione di Musicamorfosi, Associazione culturale oggi di fama internazionale. Interrogato dalla scommessa femminista fu tra i primi in Italia a dar vita a gruppi di autocoscienza maschile, esperienza che è in parte narrata nel libro Biglietto di andata di Massimiliano Fratter a cura di Gabriele Galbiati e Marco Deriu.
Siamo in molti e molte in questi giorni a piangerne la morte, un corpo sociale variegato che è il segno dell’opera che Gabriele ha contribuito ad avviare. L’opera rimane ma si spegne una luce che ci ha guidato.
Gabriele era un uomo gentile. Sempre pronto all'ascolto. Al dialogo. Al confronto. Ed era un uomo generoso. Prodigo di consigli. E di indicazioni. Gabriele era, poi, determinato. Anche a costo di andare controcorrente. In una Esistenza piena di azioni. Di pensiero. E di tenerezza. Gabriele era libero. Da uomo mite. Per lui, tutti e tutte erano “brave persone”. Offriva conforto. Donava un sorriso. Non alzava mai la voce.
E ci rimangono, a lenire la tristezza che abbiamo nel cuore, i suoi insegnamenti. Da vero, umile Maestro: “Spero – scriveva Gabriele nel giugno del 2013 - che il livello di presa di coscienza individuale – e quindi differente – cresca in ognuno di noi, cercando nuove modalità di incontro”, perché, ancora dalla sua penna: “Tra le tante domande aperte di una cosa sono però convinto: c'è bisogno di mettere più parole condivise fra uomini e donne nella vita di tutti i giorni”.
E' questo il Seme che dovremo curare. Amare. Far crescere nelle contraddizioni e nelle fatiche del tempo presente. Per continuare a camminare lungo il sentiero da lui, per primo, tracciato.
NATUR&-Onlus, Musicamorfosi, Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso
Seveso, 12 ottobre 2020
Il funerale avrà luogo a Seveso lunedì 12 ottobre alle ore 16.00 presso la Parrocchia Prepositurale.
Visite e veglia funebre presso la Casa Funeraria Besana in Corso Garibaldi a Seveso (ore 11.00-20.00)
AUTOSTRADA PEDEMONTANA: IL CASO LOZZA E LE COMPENSAZIONI AMBIENTALI SNATURATE
AUTOSTRADA PEDEMONTANA: IL CASO LOZZA E LE COMPENSAZIONI AMBIENTALI SNATURATE
LOZZA è un comune in Provincia di Varese con circa 1260 abitanti, una superficie di 1,71 KM Q.
Ben il 50 % del suo territorio è occupato e martoriato da due cave insediate complessivamente su 86.000 mq (0,86 kmq).
Nel piccolo comune passa ed è in esercizio da 5 anni la prima tratta della tangenziale di Varese, compresa nel progetto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda.
Insieme alla realizzazione della tangenziale e nel quadro del progetto globale della Pedemontana, erano e sono previste le Compensazioni Ambientali, interventi che, nell’intento iniziale, avrebbero dovuto essere un tentativo di parziale ricucitura ambientale dei territori danneggiati dal passaggio dell’autostrada e delle due tangenziali, quella di Varese e quella di Como. Attualmente, dopo che gli elaborati sono stati discussi con i Comuni, probabilmente anche con l’avvicendarsi di diverse amministrazioni, ben poco e’ rimasto dei progetti originali, al punto che difficilmente si potrebbero definire questi interventi quali “opere di compensazione ambientale”.
Come gruppi ambientalisti che da anni si occupano dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, tentando di contrastare l’assurda ostinazione a voler realizzare e completare un’infrastruttura inutile, dispendiosa e pesantemente impattante per il territorio, cerchiamo comunque anche di monitorare l’andamento e la concretizzazione di queste Compensazioni Ambientali, per verificarne la qualità e la loro effettiva attuazione.
Per Lozza, le compensazioni ambientali inizialmente definite erano il Progetto Locale 41 che coinvolge anche i comuni di Varese, Vedano Olona, Malnate e Morazzone e il P.L. 41 bis riguardante il recupero delle cave De Luis e Premazzi.
Il PL 41 è un intervento localizzato lungo l’asta dei fiumi Olona e Lanza, attorno al tracciato della ferrovia dismessa della Valmorea. Comprende due ambiti principali di intervento: uno lineare, centrato sul percorso ciclabile della Valmorea, ed uno areale che interessa la piana agricola fra Lozza, Vedano e Castiglione Olona.
L’intervento sulla piana di Lozza prevedeva il proseguimento del percorso ciclabile lungo il tracciato della vecchia ferrovia, che trova un punto critico nel superamento dello snodo di Lozza e poi corre lungo il rettifilo della piana fino a rientrare a sud nella valle dell’Olona.
Sempre analizzando il progetto, un primo intervento è la realizzazione di un doppio filare con una fascia a prato lungo la strada nord sud che incanala la visuale lungo il tracciato storico. Il secondo intervento è la creazione di un nuovo bosco nella porzione nord della piana ad ispessire la fascia di mitigazioni del tracciato autostradale e la vista dei capannoni esistenti a sud di Lozza. Per Vedano Olona è prevista la riqualificazione di porzioni dei boschi sulla sponda est dell’Olona fra il fiume e l’abitato.
La misura compensativa PL 41 bis sulle cave consisteva nel ripristino della vegetazione delle aree di cava Premazzi (di circa 28.000 mq) e De Luis (di circa 58.000 mq).
Nell’ipotesi progettuale iniziale v’era il riempimento delle cave con materiale di riporto o proveniente dagli scavi di APL, il recupero ambientale per una superficie di circa 37.000 mq, di cui 24000 a nuovo bosco e 10000 mq a prato arborato e due percorsi ciclo pedonali per una futura fruibilità di circa 500 metri per la ex cava Premazzi e di 300 metri per la ex cava DeLuis.
Questi erano i contenuti delle Compensazione ambientali riguardanti il comune di Lozza, inizialmente definiti nella fase di progettazione della Pedemontana.
Ben diverso appare il progetto ora approvato e finanziato per Lozza, anche se viene ripresentato come Compensazione Ambientale conseguente alla realizzazione della tangenziale di Varese, opera viabilistica complementare all’autostrada Pedemontana.
Infatti, a fronte del mutamento del territorio causato dalla realizzazione della tangenziale, l'Amministrazione è intervenuta nell’iter progettuale e procedurale chiedendo e scegliendo di eseguire le seguenti opere:
Illuminazione pubblica viale del cimitero, Drenaggio idrico nelle vie Brianza e Veneto, Parcheggio V.le Brianza,
Marciapiede in v.le Piave, Parcheggio in via Montello, Impianto fotovoltaico, Percorsi ciclo pedonali.
Il tutto con un esborso per la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda decisamente contenuto pari a un milione e mezzo di euro. La cancellazione di 1500 mq di bosco per realizzare le ciclabili non verrà compensata poiché non è prevista, nel progetto elaborato dal Comune e da APL, alcuna nuova piantumazione.
Siamo ben lontani da quanto era stato definito nei progetti di Compensazione ambientale.
24-8-020
Alternativa Verde – Desio
Sinistra e Ambiente – Meda
circolo Laura Conti Legambiente Seveso
LA VERITA’ E’ UN BENE PUBBLICO. Laura Conti VISTA DA SEVESO, 10 LUGLIO 2020
Vi aspettiamo oggi alla diretta dalla pagina Facebook del Circolo Legambiente Laura Conti venerdi 10 luglio 2020 alle ore 18.
INFORMAZIONI E CONSIDERAZIONI SUL DOCUMENTO REVISIONATO DEL PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA PER LE TRATTE B2 E C DI PEDEMONTANA
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Mappa con le aree di bonifica effettivamente considerate secondo il Progetto Operativo di Bonifica (POB) Revisionato del dic 019- genn 020 (cliccare sopra per ingrandire) |
Nel testo viene ufficializzato il già noto diniego rispetto all'osservazione avanzata dai Comuni di Cesano Maderno- Bovisio Masciago - Seveso - Barlassina - Desio in sede di CdS del 17/09/2019 sulla possibilità di estendere il franco di sicurezza sulle aree contaminate nell'intermedio con un'asportazione aggiuntiva fino a 50 cm oltre al previsto.
APL ha specificato che "non si ravvisa la necessità di approfondire a priori il fondo scavo di tutte le aree intermedie oltre i 20 cm di franco cautelativo già considerato. I fondi scavo saranno oggetto in ogni caso di collaudo: in caso di presenza di collaudi non conformi, si provvederà ad approfondire il fondo scavo".
NOSTRE CONSIDERAZIONI
Al momento, non vi sono risorse economiche per completare la tratta B2 e C dell'infrastruttura ed è stata attivata una "manifestazione d'interesse" per trovare finanziatori.
Come prospettavamo nei precedenti post informativi ora c'è la conferma che i contenuti del Progetto Operativo di Bonifica (POB) revisionato poco si discostano dalla precedente versione, dettata principalmente da esigenze di contenimento della spesa.
Restano inalterati i nostri dubbi sul POB, già espressi prima della Conferenza dei Servizi con una lettera ai Sindaci e un giudizio di insufficienza.
Sinistra e Ambiente e Circolo Laura Conti di Legambiente di Seveso.
IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP DI MB CONTRARIO AI CONTENUTI DEL PIANO INTEGRATO D’INTERVENTO DELL’AREA EX-SCHIATTI A LENTATE SUL SEVESO
Tra le attività del coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP di MB, soggetto al quale aderiscono 15 associazioni, gruppi e comitati della Brianza, vi è anche quella di analizzare (laddove possibile) e valutare procedimenti di politica urbanistica dei Comuni del territorio.
Le osservazioni saranno, unitamente ad altre presentate dai gruppi di opposizione, dal locale Comitato Schiatti e da singoli cittadini, valutate e discusse in Commissione e in Consiglio Comunale in occasione dell'iter di approvazione.
Quella dell'Osservatorio PTCP è stata un'attività generosa di analisi approfondita e senza primogeniture di sigle. Chi ci ha lavorato ha scelto la collegialità evitando la presentazione di osservazioni distinte e separate da parte dei gruppi ambientalisti.
Il coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB (soggetto al quale aderiscono 15 associazioni, gruppi e comitati della Brianza), è stato coinvolto per valutazioni su di un Piano Integrato d’Intervento (PII) elaborato in fretta e furia dalla giunta di Lentate sul Seveso. Si tratta del PII riguardante l’area dismessa ex Schiatti, dove era attiva un’industria tessile nata nei primi anni del ‘900 e ora realtà concreta di archeologia industriale segnalata come tale, nel 2015, dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Si fa richiesta di una dettagliata relazione agronomica con una perizia sulle condizioni degli alberi presenti e la valutazione della qualità del patrimonio arboreo nonché la conservazione delle essenze esistenti e la loro valorizzazione per l’importanza ambientale e storica.
Questo ci ha portato a formulare tre osservazioni che sollecitano relazioni d’approfondimento su queste criticità, non trattate nella documentazione del PII adottato.
E’ stata infatti riscontrata la mancata stesura della (VAS) pur richiesta dalla Provincia di MB e anche ai sensi della LR 12/2005 che lo prevede qualora, come avvenuto nel caso in esame, si attuino varianti al Documento di Piano che è atto costitutivo del Piano di Governo del Territorio (PGT) vigente.
13-05-2020
TRATTA B2 DI PEDEMONTANA: PRONTO IL PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA REVISIONATO, MA ANCORA NULLA VIENE COMUNICATO
E' passato del tempo da quando l' 11-10-2019 è stato emanato e successivamente pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) il Decreto 14639 della Direzione di Settore (DDS) Struttura Bonifiche avente oggetto l'ADOZIONE DELLA DETERMINAZIONE DI CONCLUSIONE POSITIVA DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI DECISORIA del 17-9-2019 riguardante il Progetto Operativo di Bonifica elaborato da Autostrada Pedemontana Lombarda.
Il progetto è protocollato e depositato in formato cartaceo e CD presso gli uffici regionali e dei Comuni ma non è accessibile in Regione poichè "stante le disposizioni impartite dal Segretario generale della Giunta regionale in merito alle modalità organizzative straordinarie legate all’emergenza Covid-19, non risulta al momento possibile accedere da parte del dirigenti e funzionari della Struttura Bonifiche agli uffici per effettuare la copia del progetto richiesto e dei relativi allegati".
Sembra che le istituzioni locali si siano accontentate di un Progetto Operativo di Bonifica dettato principalmente da esigenze di "risparmio". Rammarica poi constatare il loro adeguarsi alla modalità opaca con cui Regione Lombardia fa procedere l'iter di Pedemontana, comprensivo del Progetto Operativo di Bonifica, non sentendosi in dovere di tenere costantemente informata la cittadinanza sui contenuti di questa importante procedura che si concretizzerà, pesando sulla vita quotidiana e probabilmente anche sulla nostra salute, qualora APL trovasse i fondi per il completamento dell'inutile e impattante autostrada.
Sinistra e Ambiente Meda e Circolo Legambiente Seveso "Laura Conti"
I documenti richiamati nel comunicato
