Statuto
Statuto
Art. 1 Costituzione
È costituita per esclusive finalità di solidarietà e spirito di volontariato il Circolo Legambiente denominato "Laura Conti Seveso", che in seguito sarà denominata Circolo. Il Circolo ha sede in Barlassina Via Fiume, n. 6. Il Consiglio, con una sua deliberazione, può trasferire la sede nell'ambito della stessa città. La durata del Circolo è determinata dalla durata dell'Associazione nazionale Legambiente Onlus.
Il Circolo agisce nei limiti della legge quadro del volontariato 266/91 e della legge regionale del volontariato 22/93.
Art. 2 Scopi del Circolo
Il Circolo non persegue finalità di lucro e ispira le sue scelte e finalità ai valori e ai principi di Legambiente che attraverso i propri ambiti territoriali, ne promuove l'attività e ne coordina l'iniziativa. Il Circolo costituisce una base associativa territoriale della Legambiente con propria autonomia giuridica, amministrativa e patrimoniale. Esso opera a favore di una società basata su un equilibrato rapporto degli umani con la natura, per un modello di sviluppo fondato sull'uso appropriato delle risorse naturali e umane e per la difesa dei consumatori e dell'ambiente, per la tutela delle specie animali e vegetali, del patrimonio storico e culturale, del territorio e del paesaggio.
L'azione diretta, personale e gratuita dei propri aderenti è finalizzata: alla tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente con esclusione dell'attività esercitata abitualmente di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali, pericolosi di cui all'art. 7 del D.L. 05/02/97 n. 22; alla promozione della cultura, dell'arte e alla formazione extrascolastica delle persone.
Per il perseguimento, in via esclusiva, di scopi di solidarietà sociale definite nelle finalità istituzionali indicate al successivo art. 4.
Il Circolo promuove la riflessione e la partecipazione di donne e di uomini alla definizione e alla difesa della vita, favorendo una migliore convivenza sociale e una modificazione dei comportamenti individuali e collettivi elaborando una pratica di relazioni che migliori il rapporto degli umani fra loro e con la natura, nel perseguire la protezione del vivente si riconosce come un'associazione non violenta.
Art. 3 Finalità
Il Circolo, in considerazione del patto di costituzione e delle finalità che si propone, intende perseguire i seguenti obiettivi:
- promuovere la conoscenza del lavoro scientifico, culturale e politico realizzato da Laura Conti, attraverso la diffusione delle sue opere e l'approfondimento della sua esperienza di scienziata, divulgatrice ed educatrice;
- promuovere e organizzare ogni forma di volontariato attivo di soci e socie e non, al fine di salvaguardare e/o recuperare l'ambiente naturale e i beni culturali, in proprio o in collaborazione con enti e associazioni aventi fini istituzionali compatibili con il presente Statuto, servizi di protezione civile nonché‚ di vigilanza sull'applicazione delle norme poste a tutela dell'ambiente e della salute;
- svolgere attività di manutenzione, pulizia e custodia di aree verdi, beni monumentali e/o culturali, parchi giochi, giardini pubblici con annessi impianti sportivi e di svago di uso pubblico, spiagge, coste e ambienti naturali;
- organizzare corsi e incontri di educazione ambientale, campi di lavoro per il recupero ambientale, il risanamento di strutture urbane, zone agricole e industrializzate, la bonifica di ambienti naturali, il rimboschimento, il recupero di terre incolte;
- divulgare le conoscenze e promuovere l'approfondimento degli effetti prodotti dall'inquinamento da diossina partendo dal nostro territorio al fine di indagare i diversi aspetti del danno biologico. Il Circolo è uno dei luoghi depositari della memoria storica dell'evento diossina;
- promuovere la conoscenza in ordine ai diritti dei consumatori e utenti anche mediante forme di assistenza diretta ai consumatori e utenti medesimi; promuovere la conoscenza dei prodotti biologici e non geneticamente modificati;
- organizzare attività di fruizione attiva del territorio, come, a titolo esemplificativo, viaggi, gite-escursioni, campeggi, campi scuola, per estendere la conoscenza di zone d'interesse ecologico e naturalistico di preferenza nei territorio limitrofi;
- organizzare riunioni, seminari, dibattiti e convegni; redigere e diffondere studi tramite pubblicazioni e ogni altro mezzo di comunicazione; promuovere rapporti in Italia e all'estero con Enti e associazioni, cooperative e movimenti organizzati;
- promuovere e organizzare attività commerciali e produttive marginali volte al perseguimento degli scopi sociali quale ad esempio la vendita di prodotti agricoli biologici ovvero gadget e materiale informativo, viveri o bibite;
- assumere tutte le iniziative e svolgere tutte le attività ivi compresa la stipulazione di accordi di collaborazione con organizzazioni italiane ed estere ovvero la promozione e/o la partecipazione in altre associazioni e fondazioni che siano giudicate necessarie o utili per il conseguimento della proprie finalità;
- organizzare, promuovere e formare gruppi di protezione civile che operino, con particolare attenzione alla previsione e prevenzione dei rischi ambientali.
Al fine di svolgere le proprie attività Il Circolo si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni volontarie, dirette e gratuite dei propri aderenti. Il Circolo non svolgerà attività diverse da quelle istituzionali ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse.
Per raggiungere le proprie finalità, il Circolo si avvale delle sue risorse specifiche e della rete di servizi e di organi della Legambiente; promuove le opportune azioni giudiziali in sede civile, amministrativa e penale per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini e dei consumatori; organizza corsi di formazione.
Art. 4 Aderenti al Circolo
Fanno parte del Circolo donne e uomini che condividono i principi fondamentali del presente statuto e si impegnano a mettere a disposizione la loro competenza e professionalità e a rispettare le decisioni democratiche assunte. Le prestazioni fornite dagli aderenti sono a titolo gratuito. Gli aderenti che prestano attività di volontariato devono essere assicurati a norma di legge. Sono aderenti al Circolo donne e uomini che hanno sottoscritto l'atto di costituzione e il presente Statuto (fondatori), quelli che ne fanno richiesta e la cui domanda viene accolta dal Consiglio (ordinari).
Il Consiglio può accogliere anche l'adesione di "sostenitori", che forniscono un apporto economico alle attività dell'organizzazione, nonché nominare "aderenti onorari" uomini e donne che hanno fornito un particolare contributo alla vita dell'organizzazione.
Il Consiglio può anche accogliere l'adesione di persone giuridiche, nella persona di un solo rappresentante designato con apposita deliberazione dell'istituzione interessata.
Ciascun aderente maggiore d'età ha diritto di voto, per l'approvazione e modificazione dello statuto, dei regolamenti e la nomina degli organi direttivi dell'organizzazione. Sono escluse partecipazioni temporanee alla vita dell'organizzazione. Il numero degli aderenti è illimitato. Tutti gli aderenti hanno parità di diritti e doveri.
Art. 5 Criteri di ammissione e di esclusione degli aderenti
Nella domanda di ammissione l'aspirante aderente dichiara di accettare senza riserve lo Statuto del Circolo. L'ammissione decorre dalla data di delibera del Consiglio, che deve prendere in esame le domande di nuovi aderenti nel corso della prima riunione successiva alla data di presentazione deliberandone l'iscrizione del registro degli aderenti all'organizzazione.
Gli aderenti cessano di appartenere al Circolo per: dimissioni volontarie; per sopraggiunta impossibilità di effettuare le prestazioni programmate; per mancato versamento della quota associativa per l'esercizio sociale in corso; per decesso; per comportamento contrastante con gli scopi statutari; per persistente violazione degli obblighi statutari.
L'ammissione e l'esclusione vengono deliberate dal Consiglio. E' ammesso ricorso all'Assemblea dei soci e socie, che devono decidere sull'argomento nella prima riunione convocata. La decisione è inappellabile.
Art. 6 Doveri e diritti degli aderenti
Gli aderenti hanno il dovere: di osservare le norme del presente Statuto e le deliberazioni adottate dagli organi sociali; di versare il contributo associativo stabilito dall'Assemblea; di svolgere le attività preventivamente concordate; di mantenere un comportamento conforme alle finalità del Circolo.
Gli aderenti hanno il diritto: di partecipare alle Assemblee (se in regola con il pagamento del contributo) e di votare direttamente; di conoscere i programmi con i quali il Circolo intende attuare gli scopi sociali; di partecipare alle attività promosse dall'organizzazione; di usufruire di tutti i servizi del Circolo; di dare le dimissioni in qualsiasi momento.
Gli aderenti possono essere chiamati a contribuire alle spese annuali dell'organizzazione. Il contributo a carico degli aderenti non ha carattere patrimoniale ed è deliberato dall'Assemblea convocata per l'approvazione del preventivo. E' annuale, non è trasferibile, non è restituibile in caso di recesso, di decesso o di perdita della qualità di aderente, deve essere versato entro 30 giorni prima dell'assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio Consuntivo dell'esercizio di riferimento.
Le prestazioni fornite dagli aderenti sono a titolo gratuito e non possono essere retribuite neppure dal beneficiario. Agli aderenti possono essere rimborsate soltanto le spese effettivamente sostenute secondo opportuni parametri validi per tutti gli aderenti preventivamente stabiliti dal Consiglio e approvati dall'Assemblea.
Le attività degli aderenti sono incompatibili con qualsiasi forma di lavoro subordinato e autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'organizzazione.
Art. 7 Organi sociali dell'Organizzazione
Organi dell'Organizzazione sono:
Assemblea dei socie e delle socie;
il Consiglio;
il Presidente;
Gli organi sociali hanno la durata di due anni e possono essere riconfermati.
Art. 8 Assemblea degli aderenti
L'Assemblea è costituita da tutti i soci e le socie del Circolo. L'Assemblea è convocata dal Consiglio. La convocazione è fatta in via ordinaria almeno una volta all'anno e comunque ogni qualvolta si renda necessaria per le esigenze del Circolo.
La convocazione può avvenire anche per richiesta di almeno due componenti del Consiglio o di un decimo degli aderenti: in tal caso l'avviso di convocazione deve essere reso noto, entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta e l'Assemblea deve essere tenuta entro 30 giorni dalla convocazione.
Art. 9 Compiti dell'Assemblea degli aderenti
L'Assemblea ordinaria viene convocata per:
- discutere, definire ed approvare gli indirizzi generali delle attività del Circolo e del preventivo economico per l'anno successivo;
- l'approvazione della relazione di attività e del rendiconto economico (Bilancio Consuntivo) dell'anno precedente;
- l'esame delle questioni sollevate dai richiedenti o proposte dal Consiglio Direttivo.
Altri compiti dell'Assemblea ordinaria sono:
- eleggere i componenti del Consiglio;
- eleggere il Presidente
- eleggere i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti;
- approvare gli indirizzi e il programma delle attività proposte dal Consiglio;
- ratificare i provvedimenti di competenza dell'Assemblea adottati dal Consiglio per motivi di urgenza;
- fissare l'ammontare del contributo a carico degli aderenti per le spese relative alla realizzazione delle finalità istituzionali dell'organizzazione senza per questo instaurare un rapporto di partecipazione patrimoniale.
Per ogni Assemblea deve essere redatto il verbale da scrivere nel registro delle Assemblee degli aderenti. Le decisioni dell'Assemblea sono impegnative per tutti gli aderenti.
L'Assemblea straordinaria viene convocata per la discussione delle proposte di modifica dello statuto o di scioglimento e liquidazione dell'organizzazione.
Art. 10 Convocazione dell'Assemblea degli aderenti
L'avviso di convocazione è reso pubblico nella sede sociale e nelle eventuali sede operative, almeno quindici giorni prima della data stabilita e deve contenere l'ordine del giorno.
In prima convocazione l'Assemblea ordinaria è regolarmente costituita con la presenza della metà più uno degli aderenti. In seconda convocazione è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli aderenti. La seconda convocazione può aver luogo nello stesso giorno della prima. Le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria sono adottate con il voto favorevole della metà più uno degli presenti.
Le assemblee straordinarie sono valide in prima convocazione con la presenza di ¾ degli associati e in seconda convocazione con la metà più uno degli associati e deliberano con il voto favorevole della metà più uno dei presenti. Per le deliberazioni riguardanti le modificazioni dello Statuto, lo scioglimento e la liquidazione dell'organizzazione sono richiesti le maggioranze indicate nell'art. 20.
Art. 11 Il Consiglio
Il Consiglio è eletto dall'Assemblea degli aderenti ed è composto da un minimo di cinque ad un massimo di undici componenti. Il Presidente è componente di fatto del Consiglio. Resta in carica due anni e i suoi componenti possono essere rieletti.
Il Consiglio si riunisce, su convocazione del Presidente, almeno una volta ogni tre mesi e quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti. In tale seconda ipotesi la riunione deve avvenire entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Alle riunioni possono essere invitati a partecipare esperti esterni e rappresentanti di eventuali sezioni interne di lavoro con voto consultivo. Le riunioni del Consiglio sono valide quando è presente la maggioranza dei suoi componenti eletti. Di ogni riunione deve essere redatto il verbale nel registro delle riunioni del Consiglio.
Art. 12 Compiti del Consiglio:
Compete al Consiglio:
- nominare un amministratore scelto fra i suoi membri;
- compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;
- fissare le norme per il funzionamento del Circolo;
- sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il preventivo possibilmente entro la fine del mese di dicembre e comunque con il bilancio consuntivo entro la fine del mese di aprile successivo dell'anno interessato;
- determinare il programma di lavoro in base alle linee di indirizzo contenute nel programma generale approvato dall'Assemblea, promuovendo e coordinando l'attività e autorizzando la spesa;
- eleggere il Presidente;
- nominare L'Amministratore che può essere scelto anche tra le persone non componenti il Consiglio oppure anche tra i non aderenti;
- accogliere o respingere le domande degli aspiranti aderenti;
- deliberare in merito all esclusione di aderenti;
- ratificare, nella prima seduta successiva, i provvedimenti di competenza del Consiglio adottati dal Presidente per motivi di necessità e di urgenza;
- assumere il personale strettamente necessario per la continuità della gestione non assicurata dagli aderenti e comunque nei limiti consentiti dalle disponibilità previste dal bilancio.
- istituire gruppi a sezioni di lavoro i cui coordinatori, se non hanno altro diritto a voto deliberativo, possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio e alle Assemblee con voto consultivo;
- nominare, all'occorrenza, secondo le dimensioni assunte dall'organizzazione, il Direttore deliberando i relativi poteri.
Il Consiglio può delegare al Presidente l'ordinaria amministrazione.
Le eventuali sostituzioni di componenti del Consiglio, a seguito di dimissioni, effettuate nel corso del biennio devono essere convalidate dalla prima Assemblea convocata successivamente alla nomina. I componenti così nominati scadono con gli altri componenti.
Art. 13 Presidente
Il Presidente è eletto dal Consiglio tra i componenti a maggioranze dei voti.
Il Presidente:
- ha la firma e la rappresentanza sociale e legale del Circolo nei confronti di terzi e in giudizio;
- è autorizzato ad eseguire incassi e accettazione di donazioni di ogni natura a qualsiasi titolo da Pubbliche Amministrazioni, da Enti e da Privati, rilasciandone liberatorie quietanze;
- ha la facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti attive e passive riguardanti il Circolo davanti a qualsiasi Autorità Giudiziaria e Amministrativa;
- convoca e presiede le riunioni dell'Assemblea e del Consiglio;
- in caso di necessità e di urgenza assume i provvedimenti di competenza del Consiglio, sottoponendoli a ratifica nella prima riunione successiva.
In caso di assenza, di impedimento o di cessazione le relative funzioni sono svolte dal membro più anziano del Consiglio, che convoca il Consiglio per l'approvazione della relativa delibera.
Art. 14 Compiti dell'Amministratore
L'Amministratore amministra l'associazione in concerto con il Presidente, mantiene le scritture contabili e predispone i bilanci preventivi e consuntivi del Circolo ed è dispensato dal prestare cauzione.
Art. 15 Collegio dei Revisori dei Conti
Il Collegio dei Revisori dei Conti è eletto dall'Assemblea ordinaria ed è costituito da tre componenti scelti anche tra i non aderenti al Circolo. Le eventuali sostituzioni di componenti del Collegio effettuate nel corso del triennio devono essere convalidate dalla prima Assemblea convocata successivamente alla nomina. I componenti così nominati scadono con gli altri componenti.
Il Collegio:
- elegge tra i suoi componenti il Presidente;
- esercita i poteri e le funzioni previste dalle leggi vigenti per i revisori dei conti;
- agisce di propria iniziativa, su richiesta di uno degli organi sociali oppure su segnalazione di un aderente;
- può partecipare alle riunioni del Consiglio;
- riferisce annualmente all'Assemblea con relazione scritta e trascritta nell'apposito registro del Revisori dei Conti.
Art. 16 Gratuità delle cariche
Le cariche sociali sono gratuite, fatto salvo il diritto al rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate, nell'interesse del Circolo.
Art. 17 Patrimonio ed Entrate
Il patrimonio del Circolo è costituito: da beni mobili e immobili che diverranno di proprietà dell'Associazione; eventuali fondi di riserva costituiti con gli eventuali avanzi di esercizio; da eventuali erogazioni, donazioni e lasciti destinati ad incremento del patrimonio.
Le entrate dell'organizzazione sono costituite da: contributi degli aderenti per le spese relative alle finalità istituzionali del Circolo; contributi di privati; contributi della Stato, di Enti e di Istituzioni pubbliche; contributi di organismi internazionali; donazioni e lasciti del patrimonio; testamentari non vincolati all'incremento; rimborsi derivanti da convenzioni rendite dì beni mobili o immobili pervenuti all organizzazione a qualunque titolo; entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali; fondi pervenuti da raccolte pubbliche effettuate occasionalmente, anche mediante offerta di beni di modico valore; ogni altro provente, anche derivante da iniziative benefiche e sociali, non esplicitamente destinato ad incremento del patrimonio.
I fondi sono depositati presso gli Istituti di Credito stabiliti dal Consiglio.
Ogni operazione finanziaria è disposta con firme congiunte del Presidente e dell'Amministratore.
Art. 18 Bilancio
Ogni anno devono essere redatti, a cura del Consiglio Direttivo, i bilanci preventivo e consuntivo da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea entro il 30 aprile. I bilanci devono essere portati a conoscenza del Collegio dei Revisori almeno 30 giorni prima della presentazione all'assemblea.
Dal bilancio consuntivo devono risultare i beni, i contributi e lasciti ricevuti e le spese per capitoli e voci analitiche. Il bilancio deve coincidere con l'anno solare.
Gli utili o gli avanzi di gestione devono essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. E' vietata la distribuzione in qualsiasi forma, anche indiretta nel rispetto del comma 6 dell'art.10 del D.lgs. 4 dicembre 1997, n. 460, di utili e avanzi di gestione nonché di fondi, riserve o capitale durante la vita del Circolo, salvo che nei casi imposti o consentiti dalla legge a favore di altre organizzazione di volontariato ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima e unitaria struttura o rete di solidarietà.
Art. 19 Modifiche alla Statuto e Scioglimento dell'organizzazione
Le proposte di modifica allo statuto possono essere presentate all Assemblea da uno degli organi a da almeno un decimo degli aderenti. Le relative deliberazioni sono approvate dall'Assemblea con la presenza di almeno tre quarti degli aderenti e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
La scioglimento, la cessazione ovvero l'estinzione e quindi la liquidazione dell'organizzazione può essere proposta dal Consiglio e approvata, con il voto favorevole di almeno tre quarti degli aderenti, dall'Assemblea dei Soci convocata con specifico ordine del giorno. I beni che residuano dopo l'esaurimento della liquidazione sono devoluti ad altre organizzazioni operanti in identico o analogo settore di volontariato sociale, secondo le indicazioni dell'assemblea secondo quanto disposto dall'art. 5, comma 4 della legge 266/91, salvo diversa destinazione imposta dalla legge. In nessun caso possono essere distribuiti beni, utili e riserve agli aderenti.
Art. 20 Norme di rinvio
Per quanto non previsto dal presente Statuto, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative in materia, con particolare riferimento al Codice Civile, alla Legge n. 266 dell'11 agosto 1991, alla legislazione regionale sul volontariato, al D.Lgs 4 dicembre 1997, n. 460 e alle loro successive modifiche.
Art. 21 Norme di Funzionamento
Le norme di funzionamento eventualmente predisposte dal Consiglio e approvate dall'Assemblea saranno rese note per mezzo di copia affissa nell'albo avvisi esposto nella sede sociale. Gli aderenti possono richiederne copia personale. La pubblicità degli atti e dei registri è garantita dalla richiesta formale di ogni singolo socio.