PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA DI PEDEMONTANA: GLI AMBIENTALISTI SCRIVONO AI SINDACI
Dopo l'analisi attenta del Progetto Operativo di Bonifica sulle aree contaminate da diossina interferite dal tracciato della progettata autostrada Pedemontana, il lavoro congiunto di Sinistra e Ambiente di Meda e di Legambiente di Seveso si è arricchito di un ulteriore apporto tecnico elaborato da parte del Dr. Edoardo Bai dell'Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE e Comitato Scientifico di Legambiente Lombardia (che alleghiamo).
Sulla base delle osservazioni espresse in questi testi, Sinistra e Ambiente di Meda, Legambiente di Seveso, Legambiente Lombardia e lo stesso Edoardo Bai, hanno scritto e inviato una lettera ai Sindaci dei Comuni della tratta B2 e inizio C della Pedemontana evidenziando le proprie perplessità e chiedendo loro di valutarle attentamente in sede di Conferenza dei Servizi.
Ai Sindaci è stato anche chiesto un particolare impegno, una elevata attenzione e una comunicazione trasparente e puntuale sull'argomento.
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La lettera ai sindaci.
COMUNE DI SEVESO c.a. SINDACO Luca Allievi
comune.seveso@pec.it
COMUNE DI MEDA c.a. SINDACO Luca Santambrogio
posta@cert.comune.meda.mi.it
COMUNE DI CESANO MADERNO c.a. SINDACO Maurilio Longhin
protocollo@pec.comune.cesano-maderno.mb.it
COMUNE DI DESIO c.a. SINDACO Roberto Corti
protocollo.comune.desio@legalmail.it
COMUNE DI BARLASSINA c.a. SINDACO Piermario Galli
comune.barlassina@pec.regione.lombardia.it
COMUNE DI BOVISIO MASCIAGO c.a. SINDACO Giovanni Sartori
comunebovisiomasciago@cert.legalmail.it
Oggetto:
Osservazioni di Legambiente, ISDE, Sinistra e Ambiente sul progetto operativo di bonifica relativo alla tratta B2 di Pedemontana.
In riferimento a quanto in oggetto, avendo preso visione del progetto operativo di bonifica presentato nel mese di luglio 2019 da APL a tutti gli enti preposti e a breve discusso in Conferenza dei Servizi, trasmettiamo due documenti nei quali vi sottoponiamo alcune puntuali osservazioni inerenti il suddetto progetto che brevemente riassumiamo qui riportandole.
E’ evidente che su molti aspetti, per ragioni economiche, il proponente ha cercato di limitare l'intervento di bonifica.
Per parte nostra, continuiamo a ritenere una follia la costruzione di una autostrada su terreni inquinati da diossina valutando che un'azione di bonifica comporta comunque un grande rischio legato alla movimentazione del terreno contaminato. In merito, dubitiamo che l'uso di acqua nebulizzata sia sufficiente ad eliminare la dispersione di polveri derivante dalla lavorazione di 71.000 tonnellate di terreno con diossina.
Precauzionalmente, non ci si dovrebbe poi limitare ad una scarificazione e asportazione di soli 20 cm laddove il Top Soil risulta inquinato. Una profondità di scavo maggiore garantirebbe più certezza di bonifica e più sicurezza.
Anche la mancata rimozione dello strato intermedio laddove questo, successivamente al Top Soil risulta contaminato, ci lascia perplessi. Infatti nelle zone dove si configura questa condizione, l'area di cantiere verrà isolata dalla contaminazione intermedia a mezzo di geotessuto, dopo aver asportato solo lo strato di Top Soil inquinato.
Dovrebbe altresì essere ormai chiara la situazione in cui versano le aree (A5 e A24) in prossimità degli svincoli medesi e quelle sempre a Meda, limitrofe al torrente Tarò, all'estremità nord del tracciato autostradale. Eppure c'è titubanza nell'effettuare qui un intervento di bonifica e si preferisce rimandare ad ulteriori approfondimenti analitici.
Non è nemmeno condivisibile il considerare che le aree al di fuori della pertinenza della Pedemontana potranno poi avere la destinazione d'uso che sarà decisa dal Comune . Occorrerebbe non consentirne l'utilizzo nelle aree dove la CSC di 10 ng Eq/kg risulta superato.
Continuano poi a mancare le cartografie ufficiali del progetto definitivo 2018, da mettere in correlazione diretta con il Progetto Operativo di Bonifica.
In particolare, sulla la valutazione del rischio elaborata da Pedemontana, si produce poi l'allegato documento istruttorio redatto a cura del Dr. Edoardo Bai, sulle cui considerazioni si concorda, evidenziando come la suddetta valutazione non possa essere ritenuta idonea e men che meno esaustiva, per la sua grave incompletezza in particolare relativamente alla fase più critica dell'intervento prospettato, ovvero gli scavi, le movimentazioni e il conferimento definitivo delle terre
contaminate, per la mancanza di specifiche e di corretti riferimenti nei parametri utilizzati nei calcoli prodotti relativamente alla valutazione del rischio sanitario per i residenti e gli operatori, mancando sostanziali valutazioni circa il rischio connesso con la fase di cantiere.
Alla luce di queste vistose carenze riteniamo che non possano essere considerate idonee le misure prospettate per l'attenuazione del rischio nella fase di cantiere, né che la valutazione di rischio consenta un'adeguata istruttoria da parte delle autorità e degli organismi tecnici preposti alla sua approvazione.
Inoltre, gli elementi che emergono relativamente alla persistenza dello stato di contaminazione degli orizzonti superficiali di terreno oggetto di analisi, con il rilevamento di concentrazioni eccedenti le soglie riportate nelle tabelle allegate al D. Lgs. 152/2006 e Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 1 marzo 2019 n. 46, inducono a richiedere che ogni intervento nelle aree che hanno subito la contaminazione dal fall-out dell'evento del 10 luglio 1976, inclusa la realizzazione di nuove infrastrutture come nel caso di specie, debba essere ricompreso in un piano generale preordinato che definisca procedure, destinazioni e usi del suolo compatibili.
Data la delicatezza e la complessità della materia in questione, vi chiediamo di voler approfondire le criticità sopra evidenziate, trattate anche nei nostri allegati e di volerci informare in merito alla realizzazione della analisi del rischio sanitario (si veda allegato n. 2) e agli altri punti di criticità che sono stati rilevati nel progetto operativo di bonifica, evidenziati nell’allegato n. 1 alla presente.
Ritenendo essenziale e doveroso da parte dei Sindaci, responsabili ultimi della salute pubblica nei comuni da loro amministrati, chiediamo che l’intero iter connesso al DL 152/06 sia trattato nella massima trasparenza, con l’opportuna attenzione e con il dovuto livello di comunicazione nell’informare la cittadinanza di quanto in corso.
In attesa di vostro riscontro
Cordiali saluti
Gemma Beretta
Presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso
Alberto Colombo
portavoce di Sinistra e Ambiente di Meda
Barbara Meggetto
Presidente di Legambiente Lombardia
Edoardo Bai
Associazione Medici per l’Ambiente- ISDE e Comitato Scientifico di Legambiente Lombardia
Seveso/Meda, 13 settembre 2019
Allegati:
1 POB Osserv e Analisi all 1 x Amm.
2 Osserv. analisi di rischio sanitario-ambientale x Amm.
Il contributo con le osservazioni del Dr. Edoardo Bai qui
PEDEMONTANA NON DEMORDE: PRESENTATO AI COMUNI IL PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA
Pedemontana non demorde. Nel mese di agosto e’ stato presentato agli enti preposti il piano operativo di bonifica relativo alla tratta B2 (comuni di Seveso, Barlassina, Meda, Cesano Maderno, Desio, Bovisio Masciago), che verra’ discusso in Conferenza dei servizi. Procede quindi la procedura per autorizzare il passaggio della autostrada nelle zone contaminate da diossina TCDD e nel Bosco delle Querce (di cui continua a essere previsto una parte di sbancamento). Presentiamo un documento a cura del nostro Circolo e di Sinistra e Ambiente di Meda (http://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com) che permette di entrare nel merito del piano cosi’ come verra’ discusso nei prossimi giorni e che presenta forti criticità' E’ evidente che su molti aspetti, per ragioni economiche, il proponente ha cercato di limitare l'intervento di bonifica. Per parte nostra, continuiamo a ritenere una follia la costruzione di una autostrada su terreni inquinati da diossina valutando che un'azione di bonifica comporta comunque un grande rischio legato alla movimentazione del terreno contaminato.
ANALISI INTEGRATIVE ALLA CARATTERIZZAZIONE: COME PREVISTO, DIOSSINA CON VALORI INFERIORI ALLE SOGLIE DI LEGGE SOTTO L'ASFALTO DELLA SUPERSTRADA MA NON ALTROVE
E' passato un po’ di tempo da quando li abbiamo richiesti, ma finalmente, con pazienza e un'attività di costruzione e mantenimento di buone relazioni, abbiamo potuto avere accesso ai dati relativi alle analisi chimiche integrative alla Caratterizzazione eseguite da Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) in contraddittorio con ARPA e localizzate nei Comuni di Meda, Seveso e Cesano Maderno.
La Caratterizzazione del 2016, unitamente alle precedenti indagini, aveva già certificato 129 superamenti del limite verde e 21 superamenti del limite industriale.
Le attuali analisi integrative sono state volute dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), autorizzate il 31/8/2018 da Regione Lombardia e assoggettate ad un protocollo tecnico definito con ARPA. L'attività di prelievo dei campioni s'è tenuta nei giorni dal 5-2-019 all'8-2-019.
Il Consigliere Regionale Marco Fumagalli, del M5S, in un rapporto d'interlocuzione reciproca e nel rispetto dei propri ruoli, si è reso disponibile per una richiesta di accesso agli atti e ora c'è contezza dei risultati, relazionati sia da ARPA sia dalla stessa APL.
Il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda, insieme a Legambiente Circolo "Laura Conti" di Seveso li rende noti, come da sempre fa con il materiale in suo possesso.
Sono 19 i campioni che sono stati sottoposti ad analisi da parte di APL (15 provenienti dai punti inizialmente previsti + 1 punto aggiuntivo con stessa metodologia di prelievo + 1 altro punto con prelievo su tre livelli di suolo -Top-Soil, Intermedio, Profondo-) e successivi 4 campioni effettuati successivamente da ARPA per il contraddittorio.
Occorre ricordare che, per APL, lo scopo di queste analisi integrative era ed è quello di escludere il suolo sotto l'asfalto dell'attuale superstrada ex SS35 dalle aree perimetrate da sottoporre a bonifica. Tratti del sedime d'asfalto risultava infatti incluso nella perimetrazione (frutto di elaborazione secondo il principio geometrico dei "poligoni di Thiessen") poiché compreso tra due punti contaminati ai suoi lati o in sua prossimità.
Per maggiori dettagli, ce ne siamo occupati su: AGGIORNAMENTI SULL'INUTILE AUTOSTRADA PEDEMONTANA.
Come era prevedibile, nei 16 punti sotto l'asfalto, che ha fatto da barriera fisica, non sono stati registrati superamenti delle soglie di legge stabilite la categoria Dibenzidiossine e Furani, di cui fa parte la TCDD.
Altrettanto prevedibilmente il risultato è differente per il campionamento denominato IND.INT.17, effettuato direttamente sul terreno, localizzato nella zona degli svincoli di Meda.
Nel Top Soil cioè nei primi 20 cm di terreno, è stata rilevata una quantità di Diossina di 122,9 ng/kg, un valore addirittura superiore al livello industriale della tabella B, contemplato nel DL 152/06.
Si tratta della stessa area dove, già nel 2008 e successivamente con le analisi della Caratterizzazione, vennero rilevati livelli alti di presenza di Diossina, con un massimo pari a ben 547 ng/kg.
Relazione di APL al link: https://drive.google.com/file/d/1a0yiqDEJWDC3547loPxY2T0u2fyhhC96/view?usp=sharing
Nel panorama riguardante la presenza di Diossina TCDD nelle aree interferite dal tracciato autostradale e l'iter corrispondente all'applicazione del DL 152/06 per le zone contaminate, continua ad essere sconosciuto il nuovo progetto definitivo 2018 (di cui è stato affidato ad aprile 2018, da APL, il servizio di verifica finalizzato alla validazione -vedi anche qui) e a maggior ragione ancora non esiste un esecutivo.
Questi due progetti sono comunque imprescindibili per la stesura del Piano Operativo di Bonifica (messo a gara e affidato il 12/2/019 a HPC Italia) i cui contenuti sono ancora ignoti. Un Piano Operativo di Bonifica che dovrà essere approvato dalla Conferenza dei Servizi.
Oltre alla mancanza di fondi per il completamento dell'autostrada, molte sono quindi le incognite legate alla presenza di Diossina TCDD lungo il tracciato B2 da Meda a Bovisio Masciago.
A partire dalla stessa perimetrazione delle aree con le “sorgenti di potenziale contaminazione” da assoggettare a bonifica, presentata da APL e approvata il 23-11-2017 con Decreto Regionale 14300 dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che si basa sui dati delle analisi chimiche e sul progetto Definitivo Revisionato del 27-4-2012 e non sul nuovo progetto definitivo né tantomeno su un esecutivo che ancora non esiste.
La perimetrazione lascia altresì fuori molte zone dove i valori di TCDD superano i limiti delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione (CSC) e dove non è noto se avverrà o meno movimentazione di terra.
Continueremo ad operare e ad agire per la diffusione del sapere e perché si rinunci al completamento di questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada.
Meda/Seveso 11 luglio 2019
Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente circolo Laura Conti Seveso
10 luglio 1976 10 luglio 2019
Il Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso ha deciso di ricordare l'anniversario del 10 luglio con il concerto svoltosi a Casa Dho lo scorso 7 luglio all'interno della rassegna Suoni mobili, a tale riguardo rilasciamo il seguente comunicato con cui vogliamo ricordare un piccolo annedoto che collega la figura di Laura Conti proprio al Parco di Villa Dho e al Disastro del 10 luglio.
DOV'É FINITO LO STUDIO DELLA FLA SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE ALLA DIOSSINA TCDD RESIDUA ?
Con Delibera di Giunta Regionale X/5268 del giugno 2016 la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e’ stata incaricata di svolgere una indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell’incidente ICMESA.
Per questa ricerca sono stati stanziati fondi pubblici: 100.000 euro da Regione Lombardia con un cofinanziamento FLA per altri 124.000 euro. (vedi qui come sono stati impegnati ndr).
La Fondazione ha svolto la ricerca e ne ha dato un iniziale e parziale riscontro al gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda e al circolo Laura Conti di Legambiente di Seveso nel corso dell'incontro dell'11 giugno 2018 .
I due gruppi ambientalisti hanno chiesto alla Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA) di essere messi a parte dei contenuti dell'indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell'incidente ICMESA e di essere coinvolti con una metodologia partecipata di diffusione del lavoro e delle valutazioni dello studio di FLA.
Alla nostra ultima richiesta, del 4-2-2019 , la FLA aveva risposto con un rimando che coinvolgeva i referenti di Regione Lombardia "per fissare a breve una data utile per organizzare un incontro".
Da allora, dal 5 febbraio 2019, tutto tace.
A un ulteriore nostro sollecito del 26-03-2019, non v'è stata alcuna risposta da parte di FLA.
E' d'obbligo porsi e porre delle domande sull’atteggiamento sfuggente di Regione Lombardia e della FLA, con quest’ultima che poteva e può svolgere un ruolo importante sia rispetto all’Ente regionale (da cui ha ricevuto l'incarico per il lavoro) sia rispetto alle nostre precise richieste.
Decidere di "mimetizzare" l'indagine o comunque non darle la dovuta rilevanza pubblica la depotenzia intaccandone il principio di trasparenza.
Quale utilità può avere uno studio se resta confinato nei cassetti degli estensori e degli uffici tecnici regionali e se lo stesso non viene restituito alla Comunità e a chi s'è dichiarato interessato ad averne contezza?
Si vuole limitare la conoscenza ai soli addetti ai lavori e agli uffici degli Enti dove risulta sia già stato depositato?
Vi sono contenuti non divulgabili perchè possono ingenerare preoccupazione o semplicemente c'è qualcuno che con supponenza ritiene che i gruppi e le associazioni ambientaliste e i cittadini non siano in grado di comprenderne i contenuti?
Eppure, sia Sinistra e Ambiente di Meda sia il Circolo Laura Conti di Legambiente Seveso, con il loro lavoro congiunto, hanno dimostrato da tempo di saper leggere e valutare attentamente anche documenti tecnici complessi, riproponendoli con dettagli ed approfondimenti indispensabili per una buona, leggibile e credibile informazione.
Si vuole forse ripetere quanto già avvenuto nel 2003 dove analogo studio rimase per anni sconosciuto ai più?
Continuiamo a pensare che questo lavoro vada seguito con attenzione e i suoi contenuti debbano essere resi noti e nella disponibilità dei cittadini.
Seveso/Meda 15-6-2019
Sinistra e Ambiente di Meda
Legambiente circolo “Laura Conti” di Seveso
Ansia e attacchi di panico: conosci le differenze
Nature& Onlus, Lidap Onlus e Associazione InOut presentano "Ansia e attacchi di panico: conosci le differenze".
Gli incontri si terranno presso Villa Dho, Via dei Castagni n°1, Seveso.
Relatore Alberto Pozzetti
Venerdì 22 febbraio ore 21:00
Ansia e attacchi di panico: che cosa sono? Quali sono le differenze?
Venerdì 22 marzo ore 21:00
Perchè la loro diffusione e come affrontarli
AGGIORNAMENTI SULL'INUTILE AUTOSTRADA PEDEMONTANA
All'oggi, non si conoscono gli esiti di tali campionamenti, probabilmente non ancora effettuati o di cui comunque non abbiamo un documento ufficiale.
Per la mappa in HD cliccare sopra |
Al tavolo tecnico v'era la presenza di Regione Lombardia, della Provincia di MB, Comune di Barlassina, del Comune di Cesano Maderno, del Comune di Meda, del Comune di Bovisio Masciago mentre erano assenti Seveso e Lentate.
Tutta questa partita è ovviamente legata alla chiusura ENTRO UN ANNO, a partire dall'avvenuta registrazione alla Corte dei Conti dell'Atto Aggiuntivo n° 2, del Piano Economico Finanziario trovando uno o più finanziatori privati. Allo scopo, come è noto è stato pubblicato ed esperito da APL un AVVISO di CONSULTAZIONE DI MERCATO (ne abbiamo scritto qui) a cui hanno risposto (secondo APL) 11 soggetti.
Al riguardo APL, nel mese di giugno 2018, ha pubblicato la procedura di gara per l'affidamento del progetto operativo di bonifica delle aree, per la quale sono pervenute due offerte che sono state oggetto oggetto di valutazione da parte della commissione ministeriale.
A LISSONE IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'AZZERAMENTO DELLA COLATA DI CEMENTO DELL'AT7
In questi giorni sono state pubblicate le motivazioni con cui il Consiglio di Stato ha messo la parola fine al contenzioso giudiziario sull'ex ambito di trasformazione AT7 localizzato nel Comune di Lissone.