GIORNATA DI PULIZIA FOSSO DEL RONCHETTO
Sabato 17 dicembre, ultima giornata di lavoro al Fosso del Ronchetto del 2016,
manutenzione forestale e dei sentieri, pulizia, piantumazioni e altro....
Si parte sempre alle 9,30 dalla Petitosa dopo aver recuperato volontari ed attrezzi.
Soddisfatti o rimborsati!
SALVA IL SUOLO
E' partita la campagna People4Soil per difendere il suolo in tutta Europa, una campagna che Legambiente Lombardia sta promuovendo molto in questi mesi.
Vi invitiamo a firmare anche on line, basta un documento di identità. Salviamo il suolo.
www.people4soil.eu
www.salvailsuolo.it
Incontro per la pulizia del Fosso del Ronchetto
Cari amici e lettori,
Vi ricordiamo che sabato 3 dicembre 2016 si terrà la giornata di pulizia del Fosso del Ronchetto. Il ritrovo è previsto alle ore 9.30 in via dei Castagni 1, presso il centro ricreativo "la Petitosa" a Seveso.
Aderisci anche tu! Vi aspettiamo numerosi!
Pedemontana, 450 milioni dalla Regione
Un articolo del 17-11-016 del Corriere della Sera racconta della fantastica idea di Maroni & C di utilizzare risorse di Regione Lombardia per coprire il buco della Soc. Autostrada Pedemontana Lombarda rispetto alle insufficienti entrate da pedaggi sulle tratte in esercizio causate dalla differenza tra traffico ipotizzato e traffico reale e cercare così di attirare le banche per completare il finanziamento.
Dunque buttiamo altro denaro pubblico (dopo i 1200 mln investiti sulle tratte A, B1 e le tangenziali di Co e Va + 800 mln negli anni di possibili mancati introiti sulla defiscalizzazione concessa) per coprire le perdite di quello che doveva essere un progetto finanziato per metà dai privati (che si sono dileguati). Denaro pubblico per tentare di completare un'autostrada inutile e ambientalmente devastante.
L'indecenza continua.
Incontro e testimonianza a Seveso del Dottor Pietro Bartolo, medico a Lampedusa.
L'articolo de Il Cittadino del 5-11-016 sull'incontro e sulla testimonianza a Seveso del Dottor Pietro Bartolo, medico a Lampedusa. La testimonianza di chi vede direttamente il dramma dei profughi.
Ecco, dopo quel che ho letto nella mozione leghista presentata in CC a Meda ho desiderato che qualcuno di lor signori leghisti fosse lì presente all'incontro, magari solo per informarsi.
RESTIAMO UMANI
Incontro e testimonianza a Seveso del Dottor Pietro Bartolo, medico a Lampedusa.
L'articolo de Il Cittadino del 5-11-016 sull'incontro e sulla testimonianza a Seveso del Dottor Pietro Bartolo, medico a Lampedusa. La testimonianza di chi vede direttamente il dramma dei profughi.
Ecco, dopo quel che ho letto nella mozione leghista presentata in CC a Meda ho desiderato che qualcuno di lor signori leghisti fosse lì presente all'incontro, magari solo per informarsi.
RESTIAMO UMANI
PGT di Meda
Il 12-11-016 il Cittadino riprende molto sommariamente il giudizio di Sinistra e Ambiente sulla variante al PGT di Meda. Le valutazioni del gruppo sono in realtà più profonde ed è più dettagliata la valutazione critica a molti contenuti della Variante. Tutto su: http://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.it
Ancora Pedemontana
Un saluto a tutti,
oggi sulla stampa (Giorno e Cittadino) sono riportate le comunicazioni di insieme in Rete che illustrano i risultati della caratterizzazione.
Siamo entrati in una fase delicata dove andranno attentamente valutate le azioni e i passi della soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e di Regione Lombardia.
Dobbiamo mantenere la nostra massima attenzione e continuare a garantirci visibilità per dire la nostra e lavorare affinchè rinuncino al completamento di questa inutile autostrada.
Pedemontana alla diossina: trovati valori oltre i limiti
Pedemontana: arrivano i risultati dei carotaggi e la diossina supera i limiti consentiti
Pedemontana alla diossina: trovati valori oltre i limiti di legge. Lo spettro invisibile della diossina continua ad aleggiare sulla Brianza. Nei giorni scorsi Arpa ha consegnato a Pedemontana Spa i risultati delle analisi effettuate lungo la cosiddetta tratta B2 che interessa i Comune di Meda, Barlassina, Cesano Maderno, Seveso e Desio. L’esito conferma i timori: i terreni sono risultati contaminati ben oltre le soglie previste dalle normative.
Pedemontana alla diossina: Gli esiti
Pedemontana Spa ha consegnato ai Comuni gli esiti del Piano integrativo di caratterizzazione sui terreni interessati dalla futura autostrada. Terreni che nel 1976 erano stati interessati dal disastro Icmesa. “La corposa documentazione – spiegano i sindaci dei Comuni di Barlassina, Bovisio, Cesano, Seveso e Desio – conferma quanto le Amministrazioni hanno sempre sostenuto e cioè che la contaminazione residua derivante dall’incidente comprende tutta l’area interessata dalla realizzazione di Pedemontana”. Non solo: “Le analisi effettuate sui campioni hanno evidenziato in corrispondenza di aree che saranno interessate dal progetto condizioni di esubero dei limiti previsti per il parametro diossine sia per aree a destinazione verde/residenziale sia in aree a destinazione d’uso industriale”. I livelli di diossina nella zona B supererebbero di circa il 40% i livelli stabiliti.
Pedemontana alla diossina: Meda “fuori dal coro”
Mentre i sindaci firmatari del documento congiunto chiedono ora un coinvolgimento “obbligatorio” nelle prossime strategie di cantiere e puntano il dito sulle analisi “tranquillizzanti” del 2008, a mancare è la firma di Meda. Con un comunicato stampa autonomo, il sindaco Caimi parla di “consolidare il tavolo tecnico come momento di informazione e coinvolgimento dei sindaci”, concludendo con un via libera sostanziale ai lavori. Una posizione che ha sollevato le perplessità di Insieme in Rete e di Sinistra e Ambiente di Meda: “Il comunicato di Caimi – si legge sul sito di questi ultimi – segna il suo isolamento. Pare che il sindaco non si sia ancora reso conto delle conseguenze di ciò che è scritto nel documento consegnato ai sindaci. Ossia che tutto l’area in questione è contaminata, cioè anche quella relativa a Meda”.
Pedemontana alla diossina: Il cantiere
Alla luce delle nuove informazioni, il futuro della tratta B2 si fa più nebuloso. La stima dei costi di bonifica per l’intero territorio interessato sarebbero infatti di circa 40 milioni di euro che andrebbero ad aggiungersi ai costi di cantiere che già hanno toccato quota 1,5 miliardi per un terzo dei lavori. Per completare l’opera verrebbero spesi circa 3 miliardi di euro.
PEDEMONTANA E DIOSSINA: I RISULTATI E LE CONSEGUENZE DELLA CARATTERIZZAZIONE
E' ormai agli atti dei Comuni interessati la documentazione della Caratterizzazione dei suoli delle zone A, B, R del disastro ICMESA che sono interessate dal progetto della Pedemontana.
Una corposa documentazione il cui fulcro centrale è la relazione tecnica descrittiva elaborata da "Nuova Briantea" cioè dal Raggruppamento Temporaneo d'Imprese (RTI) con capogruppo Strabag, su mandato di Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e Concessioni Autostradali Lombarde (CAL).
INSIEME IN RETE ne è entrata in possesso a mezzo di accesso agli atti fatto da una sua componente presente in un Consiglio Comunale.
Nella relazione, per la prima volta, appare in un elaborato ufficiale, oltre alle due note vasche/discariche di Meda e Seveso presenti nel Bosco delle Querce, quelle che vengono definite come la terza vasca di Cesano Maderno e una fossa approssimativamente ubicata al confine tra Bovisio e Desio.
Della vasca di Cesano Maderno e della fossa tra Bovisio e Desio le capacità volumetrica non sono note, "non si hanno informazioni certe" e lì vennero presumibilmente sepolti gli animali contaminati da diossina TCDD e abbattuti nel 1976.
Con il piano di caratterizzazione sono stati indagati 214 punti così suddivisi:
22 punti in zona A con 66 campioni
45 punti in zona B con 135 campioni
137 punti in zona R con 411 campioni
10 punti esterni anche alla zona con 30 campioni.
Il prelievo dei campioni ha subito modifiche sul campo rispetto al Piano, in particolare per i sondaggi nel livello superficiale dei terreni, il “Top Soil” per la presenza di terreni di riporto e di superfici coperte da pavimentazione posteriori al 1976. In questo caso sono stati prelevati campioni a profondità maggiori.
Ogni campione è stato gestito con un'aliquota analizzata dal laboratorio di fiducia di Nuova Briantea, una consegnata ad ARPA per le analisi di contradditorio e una terza aliquota sigillata e conservata dall'appaltatore per eventuale e successivo controllo.
Le analisi chimiche, espresse come sommatoria delle componenti PCDD (tutte le policloro-dibenzo-p-diossine) + PCDF (furani) e condotte secondo un ben definito protocollo nel Top Soil (primi 20 cm), nel livello intermedio (da 20 cm a 1 metro) e nel livello profondo (da 1 metro a 2 metri) hanno ricercato la presenza di diossine e in particolare della “nostra diossina”, la TCDD, la più tossica e pericolosa.
Sono 387 dati analitici suddivisi per zone (ogni dato è un valore) che hanno portato ai seguenti risultati:
nel livello superficiale, TOP SOIL,
37 superamenti del limite per siti a verde pubblico e privato oltre quindi il limite di 10 ngE kg-1 SS (nano grammi equivalenti, unità di misura che unisce il peso del contaminante alla sua pericolosità)
4 superamenti del limite per siti ad uso commerciale industriale (100ngE kg-1 SS)
nel livello intermedio
22 superamenti del limite per siti a verde pubblico e privato (10 ngE kg-1 SS)
nel livello profondo
4 superamenti del limite per siti a verde pubblico e privato (10 ngE kg-1 SS)
Quindi dalle analisi APL abbiamo 63 superamenti del limite a verde e 4 superamenti del limite industriale.
ARPA ha per parte sua analizzato 46 campioni relativi a 46 differenti sondaggi.
Il contradditorio ha portato ad attribuire a ciascun campione specifico la maggiore tra le concentrazioni ottenute nel confronto del dato di ARPA con quello del laboratorio di Nuova Briantea.
Il contradditorio porta all'aumento del numero dei superamenti dei livelli di CSC:
68 superamenti del limite verde
(di cui 16 in aree definite da APL “con destinazione d’uso verde” ed altri 17 “in aree in corrispondenza delle quali si prevede la realizzazione di interventi di mitigazione ambientale e le aree tecniche/di cantiere, avranno una destinazione d’uso di tipo verde”. Quindi ulteriori 33 ambiti che dovrebbero essere sottoposti a bonifica o ad altra azione conseguente alla individuazione del superamento del limite di legge)
5 superamenti del limite industriale
In percentuale, si riscontra un superamento dei valori di soglia del 13,8% in zona A, del 37,9 % in zona B (valore che sale alla percentuale del 56% prendendo in considerazione solo i campioni superficiali, quelli che effettivamente sono stati “più esposti” alla ricaduta della Diossina TCDD) e del 9,1% in zona R.
Ai risultati di questa fase di caratterizzazione vanno aggiunti i risultati delle precedenti indagini APL del 2008 (vedi mappa qui) che tra indagine preliminare e indagine integrativa rilevò:
55 superamenti del limite verde
15 superamenti del limite industriale.
La relazione poi considera anche agli effetti conoscitivi l’indagine senza contradditorio e senza validazione di ARPA condotta nel 2012 da Nuova Briantea che comunque registrò 6 superamenti del limite verde e 1 superamento del limite industriale
Arriviamo dunque a 61 superamenti del limite verde e a 16 superamenti del limite industriale nelle analisi precedenti il 2016.
Prendendo quindi in esame, come è corretto fare, tutte le analisi sinora fatte, su tutta la tratta B2 e inizio C troviamo complessivamente 129 superamenti del limite verde, di cui almeno 43 ambiti che dovrebbero essere sottoposti a bonifica o ad altra azione conseguente alla individuazione del superamento del limite di legge e 21 superamenti del limite industriale anch’essi da assoggettare a bonifica.
Le azioni da intraprendere in relazione al progetto dell'autostrada, alla bonifica dei terreni interessati o ad altre differenti soluzioni sarà conseguente alle valutazioni che si daranno rispetto ai risultati di questa caratterizzazione.
Regione Lombardia nel tavolo tecnico del 19 Ottobre 2016 ha evidenziato alla soc. Pedemontana che i termini per la presentazione di Analisi di Rischio e Piano di Bonifica sarebbero scaduti (entro sei mesi dall’ Approvazione del Piano di Caratterizzazione, sia che si conteggi dalla Conferenza dei Servizi del 29 Luglio 2015 o dal Decreto Regionale di Approvazione dell’ Ottobre 2015) ed ha concesso 30 giorni di tempo per presentare un prepiano che delimiti gli ambiti contaminati sui quali poi dovrà sviluppare Analisi di Rischio e Progetto di Bonifica.
Nel caso APL non confermasse il suo interesse nella realizzazione dell’opera dando seguito alle obbligazioni conseguenti con esproprio delle aree e attuazione della bonifica, il procedimento risulterebbe concluso.
Alla luce dei dati disponibili viene dunque confermato il rischio legato all'escavazione e alla movimentazione del terreno, mostrando una contaminazione diffusa lungo le aree intersecate dal tracciato autostradale con un RISCHIO SANITARIO connesso anche laddove il valore assoluto delle diossine non supera i limiti stabiliti dalla normativa ambientale per l’attivazione di operazioni di bonifica.
L’aerodispersione della diossina con gli scavi, potrebbe costituire un pericolo per l’esposizione di cittadini ed operatori in tali aree.
Vorremmo rimarcare che il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE, sin da subito si è speso con intense interlocuzioni a tutti i livelli affinché venisse recepita la necessità e l’obbligatorietà di una caratterizzazione dei suoli per definire il livello di contaminazione da Diossina TCDD.
E’ quindi anche grazie all’insistenza e al nostro assiduo operare che la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e, per la parte che gli compete, Regione Lombardia si trovano ora a dover trovare soluzione a una criticità complicata ma reale che non può più essere sminuita.