• Home

Menu

  • Laura Conti
  • Statuto
  • Oasi Fosso del Ronchetto
  • Archivio della memoria
  • Bosco delle Querce
  • Il Sogno delle Tartarughe Verdi
  • Villa Dho Casa Aperta
  • Trasparenza Amministrativa
  • Bilancio

Contatti

User login

  • Request new password

Links

Rete Pedemontana
N.A.T.U.R.& Onlus
Musicamorfosi
WWF Groane
Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente Seveso su Yuotube
 



 

Home

La storia dell'Oasi naturalistica Fosso del Ronchetto

Submitted by admin on Tue, 27/09/2016 - 09:44


Caro Peppo,
tre soggetti notevoli di questa vicenda sono il/la giornalista che ha redatto l’articolo, tu che ti sei incuriosito, sei andato a vedere e ci hai fatto sapere la tua opinione ed io che mi appresto a risponderti dal fresco della Valsassina.
Forse, per competenza naturalista e capacità di scrittura, non sono il più qualificato a risponderti ma in qualità di pensionato e volontario, con più tempo a disposizione di altri e molto informato sui fatti in quanto coordinatore (da circa 8 anni) del gruppo di volontari (soci legambiente, wwf e cittadini di Seveso) che da oltre vent’anni si occupa della manutenzione forestale e dei sentieri del “Fosso delRonchetto“, mi appresto a farlo.
La/il giornalista ha redatto quell’articolo (che non ho letto) in seguito ad un’intervista al volontario che da più anni segue l‘oasi (nel tempo libero dagli impegni di lavoro e dalle incombenze familiari) e non so se abbia mai visto il posto ma ha avuto fiducia nell’intervistato riuscendo a far muovere la curiosità di un lettore che si è recato a Seveso per visitare questa “Oasi Naturalistica“. Mi pare strana l’indicazione di accedere da via Marsala in quanto è l’accesso al parcheggio del Centro Diurno Disabili, la strada è sbarrata e da lì accedono all’oasi i visitatori del CDD o i residenti di via Marsala, gli accessi più utilizzati sono quelli da via Scoglio di Quarto, da via Sprelunga e da via Boves, poco male.
L’oasi naturalistica “Fosso del Ronchetto” viene istituita nei primi anni 90 soprattutto per la caparbia volontà di un giovane laureato, Damiano Di Simine, residente lì vicino che convinse altri giovani ambientalisti del WWF e di Legambiente locale a prodigarsi per salvare quel piccolo bosco terrazzato, un tempo coltivato, dove si trovavano ancora castagni, querce, noccioli, pioppi, betulle, pini silvestri faggi, carpini e tante altre essenze che l’urbanizzazione e l’utilizzo abusivo dell’area come discarica di inerti da demolizioni stavano cancellando. La sua maggiore attenzione era però per gli animali anfibi, tritoni e rane, presenti in due piccoli stagni nella parte alta dell’oasi, stagni che l’urbanizzazione delle aree circostanti avevano privato delle acque piovane di scolo dell’altopiano e che richiedevano urgenti interventi per la loro conservazione. Insieme redassero un progetto di recupero, salvaguardia e conservazione dell’area e convinsero l’amministrazione comunale ad adottarlo istituendo l’Oasi chiamata “Fosso del Ronchetto” e rinunciando al progetto di destinare l’area alla realizzazione di una sede stradale. Le forze dei giovani ambientalisti con l’aiuto dei mezzi comunali permise la bonifica dell’area e la tracciatura del sentiero di attraversamento, la concessione in comodato d’uso a WWF e Legambiente locali con a carico i lavori di manutenzione dei sentieri e di rinaturalizzazione e pulizia del bosco dai rifiuti ha garantito la conservazione, lo sviluppo e la cura dell’oasi. Qualche anno fa, con contributi provinciali, l’ERSAF ha realizzato nuovi stagni, una rete idrica per l’alimentazione nei periodi di eccezionali siccità ed effettuato abbattimenti mirati di robinie con nuove piantumazioni di essenze autoctone nelle aree liberate.
Da quando è stata istituita l’oasi, la mattina di ogni primo sabato del mese e secondo necessità anche più di frequente, un gruppo di volontari (6÷10 persone) prestano la loro opera dalle 9,30 alle 12,30 con lavori di manutenzione dei sentieri, manutenzione forestale, pulizia dai rifiuti, manutenzione degli stagni e nuove piantumazioni. Da rilevare che talvolta l’opera di manutenzione è conseguente a violenti eventi atmosferici, come quello del 16 giugno scorso che ha visto 4 grossi alberi abbattuti sul sentiero, da noi rimossi due giorni dopo, a discariche abusive (23 secchie da 25 litri vuote di prodotti chimici per l’edilizia ritrovate nell’oasi il 26 aprile) o a ripetuti atti vandalici (più di 6 nei primi 6 mesi 2016) di abbattimento di parapettature e cartelli di segnalazione (la mamma degli stupidi è permanentemente incinta), recente l’installazione di due foto-trappole per scoraggiare o individuare i responsabili.
Caro Peppo, ti garantisco che lo stato di abbandono è una falsa impressione, rami secchi e pozzanghere sul sentiero sono più che altro segnale di un recente temporale, forse ance i resti di un albero che era caduto ai margini del parcheggio CDD, l’immagine poi che debba avere una oasi naturale è dibattito anche tra i volontari c’è chi più propenso a dare valore all’ordine ed all’estetica e chi invece ad una natura più selvaggia e disordinata, di volta in volta arriviamo ad un compromesso, la sostanza della biodiversità sono le molteplici essenze arboree ed arbustive, le erbe, i fiori, i funghi, gli uccelli, i mammiferi, i rettili, gli anfibi e gli insetti (zanzare comprese) presenti nell’oasi, i cartelli non sono al top delle nostre priorità anche perché una volta ripristinati diventano bersaglio delle bombolette di vernice spry.
Ci farai cosa gradita incontrandoci in una delle giornate di lavoro, in agosto faremo solo qualche ispezione senza orari precisi con cesoia per registrare i rovi ma da sabato 3 settembre dalle 9,30 alle 12,30 si ricomincia, salvo rinvio al sabato successivo in caso di maltempo. All’ingresso da via Boves alle 9,30 o prima alle 9,00 alla “Petitosa” in via dei Castagni, 1 per recuperare volontari ed attrezzi, soddisfatti o rimborsati.
Ti manderò per conoscenza email di convocazione e se mi lasci il numero di cellulare ti invierò eventuale sms di rinvio per maltempo alle 8,00 del sabato.
Un cordiale saluto da Maurizio Zilio ed anche da Alberto, Alessandro, Elias, Faruk, Gianni, Luigi, Maurizio B., Milos, Vittorio e Romano, i ronchettari.

menu0

  • Tesseramento

menu1

  • Appuntamenti
  • Dal Nazionale
  • Campagne nazionali sul territorio
  • Educazione ambientale
  • Vacanze e Centri estivi

menu2

  • Luoghi amici
  • Dove passeggiare

menu3

  • Pubblicazioni

www.pornotwit.com

http://www.firstmedmart.com/buy-cheap-metformin-online-no-prescription
Privacy e Policy